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«Nel Lazio non servono nuove centrali»

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Pertantoritengo che nel Lazio non ci sia bisogno di installare nuove centrali nucleari». È quanto ha scritto il candidato del centrodestra alla Presidenza della Regione Lazio, Renata Polverini, sul blog nel proprio sito www.renatapolverini.it. «Ricordo - continua Polverini - che si sta ultimando la riconversione della centrale di Torrevaldaliga Nord a carbone pulito (da olio combustibile) e che questo ha già comportato una forte assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni Comune, Provincia e Regione. A oggi, infatti, è attivo solo uno dei tre impianti, un secondo è in prova e un terzo è in fase di completamento». «La stessa centrale a olio combustibile di Montalto di Castro - conclude Polverini - funziona a potenza ridotta. Mettere a regime Torrevaldaliga Nord e Montalto di Castro già consentirebbe di andare in pareggio energetico». Scende in campo Fabio Rampelli, deputato del Pdl: «La posizione rappresentata da Renata Polverini è inattaccabile: nel Lazio non si realizzeranno centrali nucleari. Sono così soddisfatti tutti coloro che da venti giorni cercano demagogicamente di provocarla sul tema dell'energia». «La nostra regione è praticamente già autosufficiente rispetto al proprio fabbisogno energetico, al netto della produzione del gassificatore di Malagrotta, dei termocombustori esistenti e in via di realizzazione, dei programmi (già attivi) per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, tra cui quello molto ambizioso della Capitale. Del resto, la tutela della forte vocazione turistica ed enogastronomia del nostro territorio non poteva che far orientare la nostra candidata alla presidenza in questa direzione». «Sono d'accordo con Renata Polverini: Il Lazio può fare a meno dell'energia nucleare perché attraverso i progetti in campo, anche con Acea, sarà in grado di produrre più energia di quanta ne consuma». Lo ha detto il sindaco Gianni Alemanno nel corso del consiglio comunale dedicato ad Acea. E Beatrice Lorenzin, deputata del Pdl ha aggiunto: «Da parte di Renata Polverini non c'è alcun dietrofront, non ci sono veti ideologici, ma semplicemente una valutazione sulle necessità e sui bisogni del Lazio».

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