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Berlusconi: io esperto di riforme ma sulla giustizia nulla di fatto

Il premier Silvio Berlusconi con il premier croato Kosor

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Qualche frecciata velenosa vorrebbe mandarla, è tentato e lo fa capire chiaramente. Ma poi decide di trattenersi e si limita ad accennare con l'arma dell'ironia al tema che più gli sta a cuore, la giustizia. Così all'incontro con il primo ministro della Croazia Jadranka Kosor (nella splendida cornice di Villa Gernetto, dimora settecentesca a Lesmo vicino Monza, acquistata alcuni anni fa e ieri aperta alla stampa per la prima volta, sede della futura Università liberale), Berlusconi la butta così: «il primo ministro si è potuta giovare dei miei consigli. Sono esperto nelle riforme dell'amministrazione della giustizia nel senso che non ne abbiamo fatta nessuna». Il primo ministro croato aveva affermato in conferenza stampa che con Berlusconi aveva discusso dell'ingresso del suo Paese nell'Unione europea e della riforma della giustizia del suo Paese. Il presidente va avanti con le battute: «Oggi avrei molte risposte da dare ma la dittatura imposta da Bonaiuti impone che non ci siano domande». In questo caso la tentazione era di ribattere alle dichiarazioni di Ciancimino jr. Scherza anche sui sondaggi. «Il primo ministro croato gode di un ampio consenso nel suo Paese. Mi sono anche lamentato perchè contro il mio 68% di apprezzamento, secondo i sondaggi che naturalmente l'opposizione ritiene troppo favorevoli, lei è al 71%». «Credo - ha aggiunto Berlusconi ridendo - che questi tre punti pesino in maniera negativa sui nostri rapporti ma penso di poterli ignorare». La puntura polemica l'ha riservata ai giornalisti de La Repubblica. Alzandosi in piedi per la foto dell'occasione, Berlusconi si è abbottonato la giacca: «spero che anche i giornalisti di Repubblica vedano quanto sono dimagrito». All'incontro Berlusconi ha sottolineato l'impegno del governo per l'ingresso della Croazia, «un Paese amico con cui l'Italia vuole rafforzare i rapporti», nella Ue e si è detto assolutamente certo che questo percorso si concluderà entro il 2011. Il presidente del Consiglio ha assicurato che i negoziati per l'adesione della Croazia sono «in stato avanzato» e ha auspicato che «entro fine anno» Zagabria possa raggiungere lo status ufficiale di candidato per poi entrare entro l'anno prossimo. Ma a Berlusconi il vertice è servito soprattutto a rafforzare la collaborazione economica e commerciale con la Croazia che rappresenta lo sbocco per numerose imprese italiane. La cooperazione italo-croata, ha sottolineato il premier, verte in particolare sui temi dell'energia, dell'ambiente, delle infrastrutture e dei trasporti. La Kosor, che l'estate scorsa è diventata la prima donna a guidare un governo croato dall'indipendenza, ha ricordato che l'Italia è il primo partner commerciale della Croazia e ha spiegato che i ministri e gli ambasciatori di entrambi i paesi «si impegneranno affinchè vi siano programmi concreti di collaborazione prima dell'estate». Il premier croato ha spiegato che l'anno scorso vi è stato un aumento del flusso di turisti italiani nel suo Paese del 3% e che è al vaglio anche una collaborazione nel settore del turismo.

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