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Roma ha già anticipato il Governo sulla riforma del fisco.

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Alemannospiegava «non posso pensare che si chiuda questa legislatura senza aver fatto il quoziente familiare. E su questo fronte noi vogliamo dare un esempio». E l'esempio era l'attivazione di un modello già sperimentato dal Comune di Parma. «Ovvero studiare una rimodulazione di tutte le tariffe e di tutte le tasse locali sulla base del quoziente» ha spiegato il primo cittadino di Roma. L'obiettivo è sempre lo stesso: «Far pagare meno tasse e meno tariffe alle famiglie monoreddito ed a quelle numerose» ha aggiunto il sindaco che ha già messo in moto la macchina amministrativa per render operativa la riforma. «Abbiamo chiesto a tutti i capi dipartimento interessati di studiare un sistema per abbonamenti dei trasporti, asili nido, tariffe delle politiche sociali, dell'acqua, della luce, insomma in tutto quello che riguarda il Comune si valuti come contribuente l'intero nucleo familiare. Si valuti quanti redditi entrano e quanti sono i membri della famiglia. E in base a tutto ciò ci siano degli scaglioni modulati» ha annunciato Alemanno che ha dato anche i tempi per portare a termine un esperimento così complesso: «Potrebbe essere pronto per il bilancio che stiamo per approvare». «Quanto al costo ci sarà un sistema di compensazioni con una diversa progressività concentrata sulla famiglia. Non ci sarà certamente una riduzione del gettito perché non potremmo permettercelo». È stato invece il sindaco di Parma, Pietro Vignali, a spiegare qualche giorno dopo al nostro quotidiano il funzionamento del quoziente inventato dai suoi tecnici: «Si ribalta il sistema del welfare perché si mette la famiglia in grado di diventare un generatore di servizi. Il nucleo non è più un fruitore passivo di una prestazione ma la "fabbrica" in casa. L'algoritmo che utilizziamo per far pagare alcuni servizi tiene conto nella fissazione del costo della numerosità e dei carichi familiari» ha detto Vignali. Che ha spiegato il sistema con un esempio: «Se una famiglia decide di tenere presso di se un anziano per assisterlo consideriamo che questo servizio sia stato prodotto in casa. Dunque la famiglia ha diritto a uno sconto fiscale. Gli restano più risorse perché sgrava l'amministrazione di un costo. Il risparmio per le casse comunali viene restituito» Fil. Cal.

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