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Il Papa diventa una popstar

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Èarrivato terzo nella valutazione dell'autorevole periodico "Rolling Stone" come rockstar dell'anno, dopo Berlusconi e Obama. Ed ha appena "inciso" un cd per la multinazionale Geffen, la stessa di Elton John, Peter Gabriel o John Lennon: ma per Benedetto XVI, noto estimatore di Mozart e Bach, quella musicale non sarà di certo una nuova carriera, anche se "Alma Mater", il disco dove prega, recita e canta in latino, italiano, portoghese, francese e tedesco, è destinato a scalare le hit parade internazionali, ben oltre la tiratura iniziale delle 250mila copie. Accadde già, del resto, ad "Abbà Pater", dove lo stesso ruolo di protagonista "vocale" era riservato a papa Wojtyla. Ratzinger si dice convinto che «la musica sia davvero il linguaggio universale della bellezza che può unire le persone di buona volontà di tutto il mondo». E allora ecco otto brani di ispirazione mariana dove su una suggestione compositiva prevalentemente di matrice gregoriana, spicca la voce registrata (in udienze ed occasioni pubbliche) del Santo Padre. Tre compositori hanno partecipato all'operazione: l'italiano Stefano Mainetti, l'inglese Simon Boswell e il marocchino Nour Eddine: un cattolico, un agnostico e un musulmano, fra litanie di radice tardo medioevale e classica ed evocazioni del vicino Oriente, per l'incanto ecumenico della spiritualità. Sottolinea Eddine: «È stato un momento magico per me vedere la tradizione gregoriana e la melodia araba fondersi in modo così armonico». Domani la "prima" esecuzione planetaria dal vivo, in un sontuoso concerto gratuito nella cattedrale londinese di Westminster, con il coro del Vaticano, la Royal Philharmonic Orchestra e la cantante solista italo-turca Yasemin Sannino. Assente giustificato, ovviamente, il Pontefice: la cui visita in Gran Bretagna è prevista, per la prima visita papale da 28 anni, nella seconda metà del 2010. Parte del ricavato dalle vendite del cd sarà devoluto all'educazione musicale dei bambini poveri in tutto il mondo. Ste. Man.

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