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Casini propone un mini-lodo E il Pdl accelera sul processo

Pier Ferdinando Casini

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Il tema della Giustizia continua a tenere banco nel dibattito politico. La maggioranza accelera per approvare il disegno di legge sul processo breve che permetterà al premier di evitare le azioni giudiziarie che lo vedono imputato. E il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini invita Pdl e Lega a fermarsi, suggerendo di varare, col suo appoggio, un mini-lodo che blocchi i processi del premier per "legittimo impedimento". Dal Pdl si apprezza la disponibilità dell'ex presidente della Camera e si giudica "interessante" una proposta che, tuttavia, si va ad affiancare ad altre ipotesi-ponte più o meno realistiche che continuano a circolare nel Pdl, e a quella, cui invece si sta seriamente lavorando, di un lodo Alfano-bis da approvare con modifica costituzionale. Maurizio Gasparri, primo firmatario della legge che stabilisce che ciascun grado del processo debba essere definito entro un termine massimo di due anni, spiega che «al momento non abbiamo altre cose da presentare, non esistono allo stato altre ipotesi».   Se poi l'Udc presenta una sua proposta «saremo in grado di valutarla». L'ex presidente della Camera si rivolge direttamente alla maggioranza, invitandola a fermarsi sul processo breve, «perché sfasciate la giustizia in Italia». L'invito di Casini è invece quello di assumersi la responsabilità in Parlamento di spiegare al paese che il problema è Berlusconi. «La legge sul legittimo impedimento è molto più leale, trasparente e onesta ed evita lo sfascio della giustizia». Il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, pur confermando la volontà di andare avanti sul ddl accorcia-processi, invita a «riflettere» sulla via indicata da Casini che il suo vice Italo Bocchino definisce «interessante», anche se «va considerata in aggiunta ai provvedimenti già proposti dalla maggioranza, compreso il processo breve. Intanto, nel retrobottega della Consulta giustizia del Pdl, coordinata dall'avvocato del premier Nicolò Ghedini, si lavora senza tregua sul processo breve, sulle modifiche possibili. L'iter del ddl Gasparri-Quagliariello inizierà domani alle 14 in commissione Giustizia al Senato con l'obiettivo di arrivare all'ok entro Natale.  

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