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Casini: "Da Schifani parole inopportune"

Pierferdinando Casini (Udc)

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«Minacciare le elezioni anticipate significa brandire una pistola scarica». È una minaccia «sterile e autolesionista e prefigura un'impotenza della maggioranza». Così Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, giudica l'ipotesi ventilata dal presidente del Senato del voto anticipato in assenza di compattezza da parte della maggioranza. Secondo Casini le elezioni anticipate «vengono evocate in funzione ricattatoria nei confronti dei parlamentari - dice - ma non c'è nessuna possibilità che si vada alle urne anticipatamente: c'è una maggioranza che ha il dovere di governate fino alla fine della legislatura indipendentemente dalle situazioni giudiziarie del presidente del Consiglio e degli eventuali giudizi della magistratura. È giusto che Berlusconi governi fino alla fine della legislatura rispettando il vincolo del mandato. Peraltro - prosegue Casini - non mi sembra ci siano ragioni di paralisi se il governo cominciasse a lavorare». «Nell'eventualità che il governo decidesse di auto-affondarsi - prosegue - il presidente della Repubblica dovrebbe dare un incarico e non sarebbe difficile creare un'altra maggioranza parlamentare che si può trovare in cinque minuti. Invece che perdere tempo a minacciare consigliamo al governo di cominciare a lavorare: gli italiani si aspettano che il governo lavori e risolva la crisi». Casini parla a margine della conferenza stampa di presentazione di una proposta di legge del partito sui diritti del concepito.  

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