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Veneto alla Lega, Campania e Lazio vicini alla soluzione

Renata Polverini

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Il Veneto alla Lega. Lazio e Campania a uno (o una) di ex An e l'altra a un ex Forza Italia: ma non è ancora deciso quale. Si va definendo il quadro delle candidature per le Regionali. Anche se la partita resta davvero aperta a Roma e Napoli. Nel primo caso Fini spinge per la segretaria dell'Ugl, Renata Polverini, che al momento sembra avere più chance rispetto all'imprenditrice Luisa Todini, ancora perplessa su una sua eventuale discesa in campo. Il presidente della Camera non è nemmeno disponibile a dare carta bianca per la Campania, dove non vede di buon occhio la candidatura del sottosegretario all'Economia Nicola Cosentino e vorrebbe comunque dire l'ultima parola. L'altra ipotesi è che si propenda a Napoli su un candidato ex An, tipo Italo Bocchino. Che però non sembra intenzionato a lasciare il suo ruolo di vicecapogruppo del Pdl alla Camera. Allora ecco apparire un terzo nome che si starebbe scaldando a bordo campo. Si tratterebbe del sottosegretario al Lavoro Pasquale Viespoli. Se si realizzasse questa seconda ipotesi allora si riaprirebbero i giochi anche nel Lazio dove correrebbe un forzista. E se non sarà la Todini bisognerà trovarlo. Discorso diverso in Veneto dove i giochi sembrano essere chiusi. Infatti, dopo mesi e mesi di trattative e di incontri, è bastata una cena a Palazzo Grazioli tra Silvio Berlusconi e il suo fedele amico Umberto Bossi per siglare l'accordo che dà il via libera al cambio della guardia in Regione. Così, dopo quindici anni trascorsi a Palazzo Balbi, el Governador Giancarlo Galan, dovrà fare le valigie e lasciare spazio a un leghista. Una decisione che era da tempo nell'aria e che ha preso sempre più piede nelle ultime ore. Già nella serata di mercoledì infatti uomini vicino al presidente uscente raccontavano che i vertici del Pdl avessero chiesto alla Lega di fare un passo in dietro in Veneto. Richiesta che il Carroccio, forte del 28,4% delle preferenze conquistate in Regione alle scorse Europee ha prontamente rifiutato, rivendicandone la presidenza. Anche in questo caso Fini ha voluto dire la propria e, nonostante sia sempre stato contrario sull'assegnare la terra del leone di San Marco alla Carroccio, dopo un faccia a faccia la settimana scorsa con Bossi, e quello di ieri con Berlusconi, ha riconosciuto la legittimità della richiesta leghista, avallando così il passaggio di testimone. Ora quindi l'attenzione si concentra tutta su chi siederà sullo scanno che è di Galan. Su questo nessun nordista si sbilancia, ma quello che è certo è che in pole position c'è proprio il ministro dell'Agricoltura, Luca Zaia che, anche nell'ultimo sondaggio commissionato dalla Lega in Veneto, supererebbe di gran lunga l'amico-contendente sindaco di Verona, Flavio Tosi. E se Zaia si trasferisse a Venezia potrebbe consegnare il ministero a Galan. Ipotesi che il Governatore avrebbe comunque rifiutato anche durante l'ultimo incontro con il premier. Zaia intanto oltre a raccogliere consensi tra la sua gente dimostra anche di godere di un gran seguito su Facebook. Infatti, oltre ad avere 18.733 sostenitori nel proprio profilo personale, ha anche un gruppo a lui dedicato che si intitola: «I Veneti vogliono Zaia governatore! O la Lega se ne torni a Varese». Non resta che aspettare qualche giorno e anche sul nome del candidato ci sarà certezza.

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