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Offese a Napolitano: indagati Di Pietro e Belpetro

Antonio Di Pietro

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Il leader dell'Italia del Valori, il senatore Antonio di Pietro, e il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, sono indagati dalla procura di Roma per l'ipotesi di reato di offese al prestigio al Capo dello Stato. Il fascicolo aperto per vilipendio è da riferirsi, per il leader dell'Italia dei Valori, alle dichiarazioni successive all'atto con il quale il presidente della Repubblica ha promulgato lo scudo fiscale, comportamento definito da Di Pietro caratterizzato da "viltà e abdicazione". Per quanto riguarda il direttore di Libero le indagini hanno a che fare con l'articolo a sua firma che sosteneva che Napolitano, in visita in Giappone, avesse determinato un ritardo per il rientro delle salme dei sei parà uccisi a Kabul il 17 settembre per poter partecipare ai funerali senza terminare prima della fine il viaggio di Stato. La procura ha valutato in particolare le frasi dell'articolo che facevano riferimento ad un pranzo consumato da Napolitano "che invece di prendere l'aereo a tornare a Roma è andato ad un pranzo a consumare i fusillotti a lenta lavorazione all'Armani tower". La procura ha chiesto l'autorizzazione a procedere nell'indagine su Di Pietro e Belpietro al ministro della Giustizia Angelino Alfano il cui parere sarà vincolante. Si tratta di una prerogativa che riguarda anche il Papa: nel settembre dello scorso anno il ministro Alfano non concesse l'autorizzazione a procedere alla procura capitolina che aveva indagato Sabina Guzzanti per le frasi pronunciate, durante la manifestazione di Piazza Navona a Roma, nei confronti del Benedetto XVI.  

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