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Premi agli statali che lavorano Finti malati a casa

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La riforma Brunetta per la pubblica amministrazione è pienamente operativa. Annunciata, avversata ma anche temuta nel corso del suo lungo iter dai travet etichettati come fannulloni ha ricevuto l'ultimo via libera ieri dal Consiglio dei ministri. Una riforma doppio binario. Da una parte l'obiettivo di raggiungere più produttività, riconoscere merito e assicurare trasparenza, dall'altra quello di emarginare i nullafacenti che, a seconda della gravità del caso, andranno incontro a sanzioni, pure penali, taglio dello stipendio, licenziamenti. Non solo. Le nuove norme daranno un forte impulso alla mobilità, obbligatoria se necessario, consentiranno la creazione di una nuova Authority per la valutazione delle performance e una sorta di pagella dei dipendenti. Infine ai dirigenti sarà chiesta una maggiore responsabilizzazione. E se negligenti, si vedranno decurtare la busta paga. «Una rivoluzione e una grande spinta per la modernità del Paese», ha detto il premier, Silvio Berlusconi. La riforma «partirà subito», ha assicurato Brunetta, aggiungendo che anche i comuni hanno deciso di sperimentarla e che nell'arco di uno, due anni si avranno grandi risultati». Ecco le novità. Premi al merito È la vera novità della riforma. Sono previsti incentivi economici e di carriera per i meritevoli. Non più di un quarto dei dipendenti di ogni amministrazione potrà beneficiare del salario accessorio nella misura massima prevista dal contratto. Non più della metà potrà goderne in misura ridotta del 50%. Chi non lo merita, invece, non prenderà nulla. Il dipendente che si è collocato nella fascia di merito alta concorre per il bonus annuale assegnato agli eccellenti. Certificati medici falsi Sanzioni anche di carattere penale sono previste in caso di falsi certificati medici, nei confronti del dipendente per il quale scatta il licenziamento con l'obbligo del risarcimento del danno, ma anche del medico eventualmente corresponsabile, che sarà radiato dall'albo e licenziato. Licenziamento. Tra le motivazioni che faranno scattare il licenziamento ci sono il ripetersi di assenze ingiustificate, il rifiuto senza motivi del trasferimento, la presentazione di documenti falsi per lìassunzione o per essere promossi. Ma anche: comportamenti aggressivi e molesti e condanna per reati contro la pubblica amministrazione e il prolungato rendimento insufficiente Dirigenti più responsabili A loro il compito di valutare la performance di ciascun dipendente. Saranno sanzionati se non svolgeranno efficacemente il proprio lavoro. Per i nuovi dirigenti previsti sei mesi di formazione all'estero. Previste anche nuove procedure di accesso alla dirigenza per concorso per titoli ed esami indetto dalle singole amministrazioni. Mobilità obbligatoria Se necessario i dipendenti dovranno spostarsi dove è più necessario anche se non d'accordo. Authority e pagella Nasce un'Autorità per rafforzare la valutazione e la trasparenza nelle amministrazioni. Ogni anno la commissione predisporrà una graduatoria di performance delle singole amministrazioni in base a cui la contrattazione ripartirà le risorse.

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