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E la festa diventa banco di prova

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Perora la tregua regge. Certo, ancora c'è qualche strascico, con tutti i finiani in attesa di «vedere i fatti» e quelli di Forza Italia che vivono da separati in casa. Ma il clima all'interno del Pdl sembra essere un po' più sereno. Per lo meno, sembra esserci un po' più di ottimismo. In via dell'Umiltà si lavora sulla struttura del partito: coordinatori, sedi, situazione finanziaria, regionali. A tre giorni dall'incontro tra Berlusconi e Fini, si cominciano a vedere i primi passi verso quell'organizzazione del Pdl tanto invocata, nelle ultime settimane, dal presidente della Camera, e avallata in pieno dal premier. Oltre alle nomine ufficiali (l'altra sera sono stati ratificati 15 coordinatori regionali) ci sono poi i rumors su un eventuale cambio ai vertici. Vale a dire, passare dall'attuale triumvirato Verdini-Bondi—La Russa ad un solo coordinatore. Solo voci, certo. Ma sempre più insistenti. Nelle ultime settimane, di nomi ne sono circolati parecchi. A quanto pare Fini e Berlusconi ne avrebbero parlato l'altro giorno a casa di Gianni Letta, entrambi d'accordo sull'esigenza di questo tipo di soluzione. L'idea sarebbe di un coordinatore in quota Forza Italia, e un vice in quota An. Insistente l'ipotesi del tandem Lupi-Martinelli. Delle ultime ore quella che vede il duo Scajola-Matteoli: due ministri big, due nomi che piacciono sia a Fini che a Berlusconi, due persone già rodate per questo tipo di lavoro. Il tutto ovviamente, spiegano da ambienti di maggioranza, non avverrà prima delle regionali, «fare un cambio del genere ora non sarebbe di certo una mossa intelligente». Di certo la festa della libertà, al via oggi pomeriggio a Milano, sarà un banco di prova importante per il partito. Ci sarà praticamente tutto lo stato maggiore del Popolo della libertà, compresi i due cofondatori. La kermesse, spiega La Russa, si aprirà con un omaggio ai caduti italiani in Afghanistan ed avrà come filo conduttore «l'identità nazionale». Per la cena di gala Verdini ha invitato anche Francesco Storace e Daniela Santanchè. Il primo però ha già fatto sapere di non poter essere presente per «impegni di partito». La prossima settimana poi ci sarà l'altra cena, quella dei deputati Pdl a Palazzo Ferrajoli, a due passi da Montecitorio. Una cena convocata e poi rinviata dal capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto per il 29 settembre. Essendo il giorno del compleanno di Berlusconi, non è escluso che il premier, ritornando a Roma dall'Aquila, faccia un salto alla festa pidiellina. Ci sarà anche Fini? Gia.Ron.

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