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Si possono salvare 150 vite al giorno

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Inpiù si potrebbero risparmiare 50 mila miliardi ogni anno, investendo sull'innalzamento degli standard di sicurezza. L'Aci ed altri ventisei automobile club europei, hanno partecipato a Copenhagen all'iniziativa: «Progettiamo Strade Sicure» (la nuova campagna per la sicurezza stradale della Fia). I dati riportati sull'incidentalità, relativi alle strade europee, dovrebbero far riflettere. Da essi emerge la chiara necessità per tutta l'Europa di investimenti infrastrutturali, soprattutto sulle arterie extraurbane, che mietono oltre il 66% delle vittime. Nell'ultimo decennio, sulle strade europee, ci sono state più di due milioni di vittime e feriti gravi. Il costo sociale dell'incidentalità è stato superiore alla spesa annuale per istruzione e sanità. Tra gli investimenti auspicabili in sedie europea, la Commissione ha ribattuto, di recente, su un suo vecchio cavallo di battaglia: «L'eCall». A livello europeo, si sostiene che una comunicazione tempestiva, in caso d'incidente, potrebbe arrivare a salvare 2.500 vite l'anno. Apparecchiature collegate a telefonini o navigatori satellitari, tramite i call center delle case automobilistiche o di apposite strutture, che si attivano automaticamente in caso d'impatto. Si potrebbe così dimezzare i tempi d'intervento dei soccorsi e salvare la vita di persone che non sanno o non sono in grado di dire dove si trovano. A Bruxelles, nell'eCall ci credono talmente tanto che, se non si dovessero vedere passi concreti entro il 2009, sarebbero pronti a proporre: «Misure normative volte a diffondere il più rapidamente possibilequesta tecnologia salvavita». Gio. Mas.

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