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Gossip, la "scossa" dell'opposizione Berlusconi: "Accuse infondate"

Il Presidente Silvio Berlusconi in una immagine scattata il 31 maggio 2009 davanti all'ingresso dell'Hotel Palace di Bari, di fronte al premier Patrizia D'Addario

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L'inchiesta della procura di Bari sulle presunte feste a palazzo Grazioli infiamma il mondo politico, con il centrodestra schierato a difesa del presidente del Consiglio e l'opposizione all'attacco. E Berlusconi, che ieri aveva parlato di "spazzatura" pubblicata sui giornali, oggi durante un incontro a palazzo Chigi sulla Fiat torna sulla questione: "Ognuno di noi farà la sua parte - avrebbe detto il premier secondo quanto riferito da fonti sindacali e di governo - non date retta a questi rumors su Draghi e Tremonti con i quali c'è un buon rapporto, tanto che con Tremonti c'è un rapporto di affetto. Questi rumors sono infondati: la stabilità del governo è fuori discussione. Per il deputato del Pdl e legale di Silvio Berlusconi, Nicolò Ghedini, l'inchiesta non riguarda in alcun modo il premier che "non ha bisogno di pagare ragazze per andare con lui". L'indagine, aggiunge, è "nei confronti del Tarantini, mica di Berlusconi. Il presidente non c'entra nulla", dice Ghedini al 'Corriere della sera'. "Secondo lo schema della D'Addario, che a noi non risulta corretto, Berlusconi sarebbe soggetto inconsapevole", ha continuato Ghedini, "se io vado a casa del presidente e per fare bella figura, presentandomi con una bella donna, pago un'accompagnatrice è difficile che lui possa saperlo". E se anche poi vi fossero rapporti, lui "continuerebbe a non sapere e quindi non può avere nessuna implicazione nè giuridica nè morale". Dunque, "non c'è alcuna possibilità di collegamento tra il presidente e questa indagine", ha aggiunto. Quanto a Patrizia D'Addario, "dice cose prive di fondamento, a quanto mi è dato di sapere" e "la situazione è risibile: il presidente Berlusconi, che è dedicato al lavoro h24, è un uomo ricco di denari e ricco di simpatia e voglia di vivere". Resta il fatto, gli viene fatto notare, che secondo il racconto della D'Addario il presidente del Consiglio sarebbe in qualche modo ricattabile, visto che la ragazza nell'intervista parla di 'registrazioni' che confermerebbero la sua versione dei fatti: "Registrazioni non possono essercene - ribadisce l'avvocato del premier - Certo, con i sistemi digitali di oggi si può confezionare qualsiasi tipo di registrazione, come di immagine... Vedremo, se e quando ci verranno sottoposte registrazioni valuteremo quali iniziative prendere. Ma Berlusconi è tanto poco ricattabile che quando ci hanno proposto di acquistare delle foto per 1,5 milioni di euro siamo corsi alla Procura" Per ora dunque niente azioni legali contro l'intervistata: "Berlusconi tendenzialmente vuole evitare di passare il resto dei suoi giorni a dover parlare di vicende giudiziarie. Vedremo come si evolverà la situazione. Io spero che la vicenda cada nel dimenticatoio rapidamente, come sarebbe giusto. Se invece sarà necessario, prenderemo le iniziative del caso". Il problema, per Ghedini, è semmai un altro: capire chi o cosa ci sia dietro questa vicenda, dal momento che l'avvocato del premier ritiene poco probabile che una ragazza pugliese si rivolga al Corriere della Sera per raccontare la sua storia. "Bisogna vedere come nascono i contatti e chi li agevola. Ritengo improbabile che una persona che vive in Puglia contatti il Corriere della Sera, anziché un giornale locale...". E se Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl a Montecitorio, parla di "uso politico" dell'inchiesta barese, l'opposizione attacca: Per Marina Sereni, vice capogruppo del Pd alla Camera, "mentre un milione di italiani, in due anni, ha perso il lavoro o è andato in cassa integrazione, mentre la crisi, nonostante i lievi segni di ripresa, si preannuncia ancora lunga e difficile, il Paese è bloccato sulla vita privata del presidente del Consiglio e sulle accertate o presunte feste di Casoria, villa Certosa, palazzo Grazioli". "Siamo molto preoccupati, dalla ricattabilità del premier - conclude Massimo Donadi, capogruppo dell'Idv alla Camera - dalla vita spericolata e dalle frequentazioni quantomeno ambigue e dalla perdita di prestigio e credibilità internazionale che tutto ciò comporta".  

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