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Ddl sicurezza, scontro sulla fiducia Il Pd: "Destra vuole le leggi razziali"

Il segretario del Partito Democratico Dario Franceschini

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Con le norme contenute nel ddl sicurezza la destra vuole tornare alle leggi razziali. È l'affondo del segretario del Pd, Dario Franceschini, nel giorno in cui il governo ha autorizzato la fiducia sul provvedimento in esame alla Camera. Intervenendo ad un incontro con le associazioni che si occupano di immigrazione, Franceschini ha lanciato l'allarme sulle conseguenze che alcune norme del ddl, a partire dall'introduzione del reato di immigrazione clandestina, possono provocare. In particolare, il leader Pd mette in guardia dal rischio che le norme sui 'presidi-spia', "uscite dalla porta possono rientrare dalla finestra". E ricorda che "c'è già stato un tempo in Italia in cui i bambini venivano cacciati dalle scuole per la loro religione. E' immorale - accusa - usare strumentalmente la legittima domanda di sicurezza per tornare 70 anni dopo alle leggi razziali nel nostro Paese".    Il segretario Franceschini ha garantito "tutto l'impegno del Pd nella battaglia parlamentare contro il ddl sicurezza, faremo battaglia con tutti i mezzi". Ma compito del Pd è anche portare la protesta fuori dalle aule parlamentari e "alzare la voce" contro "norme immorali", che tra l'altro "non risolvono il problema dell'immigrazione clandestina ma lo aggravano". Il voto del provvedimento in Parlamento deve "essere l'occasione per tentare di svegliare le coscienze degli italiani che sembrano incorrere nel rischio dell'assuefazione". Franceschini ha quindi sottolineato che certe cose "non capitano per caso, sta governando la destra e al di la' delle parole di qualche esponente che cerca di correggere le cose, bisogna ricordarsi che governa la destra, la Lega è destra". E la destra "cavalca la paura per raccogliere consenso". Tutte le norme, dalle ronde al reato di clandestinità ai presidi e medici spia fino alla norma che allunga i tempi di permanenza dei clandestini nei Cie, denuncia Franceschini, "rappresentano la declinazione più becera dei valori di riferimento della destra". Queste cose il Pd deve dire a gran voce, insiste il segretario, "perchè ci sono momenti in cui anche una forza riformista deve saper alzare la voce , anche se si tratta di cose che possono far perdere consenso. Dobbiamo mobilitarsi in tutti i modi per svegliare la coscienza civile di questo Paese".

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