Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

L'incubo influenza

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

Icittadini che rientrano dal Messico restino a casa per sette giorni a partire dalla data del rientro in Italia. È l'invito, con effetto immediato, rivolto dal sottosegretario alla salute Ferruccio Fazio che a Lussemburgo ha partecipato al Consiglio straordinario dei ministri dell'Ue sull'influenza suina. In merito all'epidemia di nuova influenza umana A/H1N1 attualmente in corso e originata in Messico, il «virus - spiega Fazio - sembra avere le caratteristiche di una elevata trasmissibilità anche se il relativo decorso clinico sembra essere piuttosto benigno, con sintomi non più gravi di una normale influenza stagionale. A causa però dell'elevata trasmissibilità e dell'assenza di immunità da parte della popolazione - continua il comunicato - si invitano con effetto immediato tutti i cittadini che rientrano dal Messico e che lavorano in ambienti chiusi e a contatto con la collettività, con particolare riguardo alle popolazioni scolastiche, a rimanere a casa per 7 giorni a partire dalla data di rientro dal Messico. Qualora in tale periodo dovesse manifestarsi in tali soggetti una sintomatologia febbrile - conclude la nota diffusa a Lussemburgo - contattare telefonicamente il medico curante o la struttura sanitaria preventiva della Asl, per ricevere istruzioni sul da farsi». L'Organizzazione mondiale della sanità, dopo aver avvertito per la prima volta in maniera esplicita del rischio pandemia, ha innalzato a 5 - in una scala il cui valore massimo è 6 - il livello di attenzione sul virus a seguito della certificazione dei «progressi» fatti dalla nuova influenza nelle ultime ore. «Per il momento non vi è nessuna evidenzia scientifica ed epidemiologica che giustifichi il passaggio dalla fase di allerta 5 alla fase 6», ha dichiarato Keiji Fukuda, vicedirettore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità annunciando però che i casi umani ufficialmente notificati sono saliti a 236 in 13 paesi, contro i 148 ricoverati di del giorno prima. In Messico, da 26 casi si è passati a 97, mentre negli Stati Uniti, dove si è registrato l'unico decesso fuori dal Messico, i casi confermati sono 109. Per quanto riguarda l'Europa, in Spagna il ministero della Sanità ne ha conclamati 13, la Gran Bretagna 8, in Germania ne sono stati riscontrati 3 e un caso si è registrato in Giappone, Olanda, Svizzera e Austria. I ministri della Salute della Ue hanno intanto respinto la proposta, avanzata dalla Francia, di bloccare i voli europei diretti in Messico. A Lussemburgo, poco prima del vertice, Daniela Filipiova, responsabile della Sanità della Repubblica Ceca, in qualità di presidente di turno della Ue, si era detto contraria a misure restrittive riguardanti i viaggi verso il Paese centroamericano. La collega francese Roselyne Bachelot, lasciando la riunione, ha comunque espresso l'augurio che la misura non venga definitivamente accantonata dai Ventisette, ribadendo che «se necessario dovrebbe essere adottata». Nessun termine preciso è stato per il momento assegnato al virus A/H1N1. L'unica certezza è che l'Oms ha bandito quello di «febbre suina» per evitare che possa essere associato al consumo di carne di porco. Era l'auspicio del ministro delle Politiche agricole Luca Zaia che, ieri mattina a Roma nel corso della convention della Coldiretti aveva dichiarato: «Chiamatela nuova influenza o influenza messicana, l'importante è che non vi sia riferimento ai suini perchè non c'è correlazione tra il consumo della carne di suino e questa febbre influenzale». Proprio Coldiretti ha reso noti i risultati di un sondaggio dai quali emerge che un italiano su dieci ha rinunciato a comprare carne di maiale, anche se il 72 per cento non ha modificato le abitudini e continua a consumarla approfittando anche del calo dei prezzi. Contro falsi allarmismi che possano far crollare il consumo di carne suina, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, partecipando alla convention di Coldiretti ha raccolto «la sfida» del presidente dell'organizzazione Sergio Marini e davanti al pubblico del Palalottomatica ha assaggiato della mortadella per dimostrare la bontà dei prodotti italiani. Nessun caso di influenza è segnalato nel nostro Paese, anche se tra i casi sospetti in Messico c'è una bimba italiana di 1 anno e 9 mesi. Come misura di prevenzione però, ha detto il sottosegretario Ferruccio Fazio, i medici valuteranno uno «stop» a casa per 7 giorni se si rientra dal Messico.

Dai blog