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Obama allarma l'Europa: «Siete minacciati da Al Qaeda»

Obama

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Barack Obama avverte l'Europa: non deve cadere nel tranello di pensare che la minaccia di Al Qaeda sia passata solo perché «io sono il presidente e George W.Bush non lo è più». La realtà è che l'organizzazione fondata da Osama bin Laden continua ad avere il mondo occidentale nel mirino ed è «più probabile che lanci un serio attacco terroristico qui in Europa, in una città, piuttosto che negli Usa». È un allarme lanciato al vertice Nato con un doppio movente, quello del presidente americano a Strasburgo. Da una parte, Obama ha voluto rispondere alle resistenze europee di fronte alla scelta della Casa Bianca di aumentare l'impegno militare in Afghanistan. «Capisco che ci siano dubbi su questa guerra qui in Europa - ha detto Obama - ma dovete capire che gli Stati Uniti non hanno scelto di combattere una guerra in Afghanistan. Siamo stati attaccati da Al Qaeda, che ha ucciso migliaia di persone». Il secondo movente di Obama è però la volontà di mettere in guardia gli europei, anche perché l'intelligence continua a informarlo, nei briefing che riceve ogni mattina, che l'Europa è in pericolo. E la minaccia non arriva solo dall'Asia centrale, ma anche dal vicino Maghreb. Il direttore nazionale dell'intelligence, Dennis Blair, ha avvertito che l'Europa resta in pericolo per l'operato di «affiliati di Al Qaeda e di altre organizzazioni estremiste sunnite che tornano dagli addestramenti in Pakistan, per compiere attacchi in Europa e negli Usa». Blair ha riconosciuto che al momento i servizi segreti hanno «un accesso limitato» alle informazioni su ciò che può essere in preparazione in Europa, «ma possiamo affermare che Al Qaeda continua a pianificare attacchi contro l'Europa e l'Occidente». E Obama ha così auspicato un nuovo rapporto con l'Europa nel campo della lotta al terrorismo e un mondo senza armi nucleari (nel prossimo summit di Praga esporrà i suoi schemi anti-atomica). È questo il messaggio lanciato al vertice agli alleati europei. «Noi desideriamo forti alleati - ha detto Obama -. Non vogliamo essere i protettori dell'Europa, vogliano essere i partner dell'Europa». Il presidente Usa, che ha incontrato il collega francese Nicolas Sarkozy e a Baden Baden la cancelliera tedesca Angela Merkel, ha detto: «L'Europa non deve aspettarsi che gli Stati Uniti portino questo fardello da soli. Questo è un problema congiunto che richiede un impegno congiunto». Infine, restando sul piano «militare», gli Stati Uniti hanno detto di voler aprire i contatti bilaterali in qualsiasi momento con Pyonyang, per evitare il lancio di quello che per la Corea del Nord è un satellite per telecomunicazioni, ma che gli Stati Uniti ritengono essere un missile balistico. Ma il governo nordcoreano sembra realmente intenzionato al lancio e sta ultimando i preparativi.

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