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«Tutti potranno essere leader»

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Ilrapporto del Pdl con la Lega «sarà come prima, molto buono». «La Lega ha i suoi obiettivi e noi aderiremo a quelli a cui anche noi ci riconosciamo», come il federalismo fiscale, che «responsabilizzerà gli amministratori locali e servirà a contrastare l'evasione fiscale». Silvio Berlusconi a «Porta a Porta», ha fatto il punto sui rapporti con gli alleati del Carroccio. Il premier non vede «nessuna difficoltà» tra le due anime che compongono il Pdl, quelle di Forza Italia e Alleanza nazionale: «Anzi, direi che adesso le difficoltà sono cadute e che tutti si sono riconosciuti in me». Il Cavaliere ha affrontato anche la questione leadership: «Tutti possono essere miei successori, spero che quando un successore avanzerà e sarà riconosciuto dagli altri, io potrò diventare il padre nobile del partito e godermi qualche anno di riposo, cosa a cui massimamente aspirerei», anche se, ha aggiunto, «senza poteri ci sto molto male». «A sinistra mi dipingono come un aspirante dittatore. Fanno paragoni con Hitler, Mussolini e via dicendo, ma io sono solo un primus inter pares. Ho solo il potere di redigere l'ordine del giorno del Consiglio dei ministri». Il premier si è soffermato quindi sul tema riforme: «abbiamo detto chiaramente che sono importanti e necessarie per avere uno Stato moderno che decida con la rapidità richiesta dalle urgenze dei problemi. Queste riforme - ha ribadito - devono essere fatte possibilmente con il concorso di tutti, altrimenti lo faremo con i nostri numeri».

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