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Casini critica: «È solo una Forza Italia allargata»

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Chiusoil congresso di Alleanza Nazionale, la macchina organizzativa è già al lavoro per definire gli ultimi dettagli dell'assemblea costituente del Popolo della Libertà. Guai a parlare di rimpianti è di «distanza» tra il discorso del presidente della Camera Gianfranco Fini e la base del partito. Il «day after» per tutti insomma è rivolto al futuro. E al nuovo partito politico pensa anche la Lega Nord. Il Carroccio non si sente accerchiato anzi, con Roberto Calderoli lancia quasi una sfida: catturare il voto degli scontenti. Archiviata Alleanza nazionale però non significa rinunciare al dna del partito. «Entreremo nel Pdl a testa alta», ribadisce il sindaco di Roma Gianni Alemanno che aggiunge: «Siamo soci fondatori, porteremo un contributo originale ed autonomo». Chi invece è poco convinto della fisionomia del Popolo delle Libertà è il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, uno dei soci fondatori della «vecchia» Cdl: «Si tratta di una Forza Italia allargata», dice nel corso della puntata di Porta a Porta. L'ex presidente della Camera poi non risparmia una frecciata all'ex alleato Gianfranco Fini: «Ha fatto una scelta opportunistica - osserva riferendosi alle critiche di An al discorso di Berlusconi dal predellino - credo che stia facendo di necessità virtù. Non serbo rancore, in politica bisogna guardare avanti». Non ha invece dubbi sulla natura del Pdl Massimo D'Alema: «Per ora - osserva l'ex ministro degli Esteri - sembra che il fondamento del processo di costituzione del Pdl sia molto nella persona di Silvio Berlusconi più che in una base programmatica e culturale condivisa» Pierluigi Bersani si concentra invece sul presidente della Camera: «Fini - è il ragionamento - si illude di voler coniugare un partito conservatore ed un partito moderno ma questo non si può fare perchè Berlusconi è Berlusconi».

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