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Pd e Pdl d'accordo su sbarramento al 4% «No» dei più piccoli

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Ma alle aperture da parte di Italia dei Valori e dell'Udc corrisponde un fronte del «no» costituito dai piccoli partiti di sinistra e dalla Destra di Francesco Storace, che gridano all'attentato alla democrazia. Accusa che i partiti maggiori respingono, anche se alle ipotesi di intesa manca l'ultimo via libera di Berlusconi. Nella lezione a porte chiuse a 50 giovani manager sul tema «come nasce un partito», Verdini e Bettini hanno a lungo parlato della legge elettorale europea. E sono tornati sulla opportunità di adottare anche nel nostro Paese la soglia di sbarramento. Il Pdl vorrebbe il 5%, il Pd il 3%, ed ora si ragiona sul 4%, con i partiti impegnati nelle simulazioni. La reazione dei piccoli partiti è stata netta: il segretario del Partito Socialista Riccardo Nencini parla di «accordo sottobanco» e di «assassinio della politica». Grazia Francescato, portavoce dei Verdi, accusa il Pd di essere «complice del Pdl nello spegnimento della democrazia». L'argomento più forte lo usano Claudio Fava (Sd) e Paolo Ferrero (Prc), che minacciano la rottura con il Pd nelle elezioni locali, che si terranno in concomitanza alle europee il 6 e 7 giugno.

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