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«Ora che le risorse ci sono

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modernizziamo la città»

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Le risorse vanno messe su pochi progetti da realizzare nella maniera più semplice possibile» spiega a Il Tempo, Aurelio Regina, presidente della Unione degli Industriali e delle imprese di Roma (Uir) e presidente della Manifatture Sigaro Toscano Cosa chiedono le imprese romane subito? «Investimenti per le infrastrutture. Penso, per fare degli esempi, allo sviluppo dell'indotto che ruota intorno a Fiumicino, Fiera di Roma compresa, e al collegamento stradale tra Roma e Latina». Tutto qui? «Il piano dettagliato lo presenteremo al sindaco Alemanno il 28 gennaio prossimo. Sarà ospite della nostra giunta. E a illustrarglielo sarà Mauro Moretti, ad delle Ferrovie e vicepresidente dell'Uir con delega per le infrastrutture. Chi meglio di lui. In seconda battuta penso a energia e banda larga». Può essere più preciso? «Ci sono progetti da 500 milioni di euro di Terna e Acea per ammodernare la rete elettrica ad alta tensione. È un'opera strategica. Siano aiutate a partire. Infine la banda larga. La sua diffusione potrebbe incentivare il telelavoro e portare effetti importanti in termini di mobilità». Non sembrano dossier semplici.. «La semplicità è intesa nel senso di fare le opere per soddisfare i bisogni. Regola di base che spesso non viene rispettata». Un esempio? «La Fiera di Roma è partita con una logica più politica che imprenditoriale. Non è ancora chiaro come valorizzarla adeguatamente. Per rimediare ora serve un partenariato con un grande operatore internazionale e la sua specializzazione. Magari come centro fieristico per il Mediterraneo». Manca la visione, insomma... «Esatto. Quando Alemanno sarà da noi gli presenteremo uno schema che, sulla base degli investimenti pianificati, dia un quadro di come sarà la città da qui ai prossimi 20 anni dal punto di vista infrastrutturale. Avremo di fronte l'evoluzione. Sarà la base per immaginare il futuro e scegliere. Il dialogo con Alemanno è a buon punto... «Confindustria dialoga con le istituzioni. Di qualunque colore. Le precendenti giunte hanno fatto alcune cose buone su altri capitoli sono state meno efficienti. La giunta Alemanno sconta il noviziato. Mi aspetto che il 2009 sia l'anno delle cose concrete. Ripeto cose semplici e concrete». La crisi economica colpisce duro. Come sta Roma? «In un contesto generalmente negativo per ora tiene». Cosa sta succedendo nel tessuto economico? «Non c'è stretta creditizia per ora. Le banche, però, sono più attente e questo provoca una selezione delle aziende. Chi resta approfitta per potenziarsi. Le premesse ci sono. Il costo della materie prime e dell'elettricità scende. Il denaro ha un prezzo minore. Sento di alcuni imprenditori che oggi si finanziano con tassi molto competitivi al 3,5%. È il momento per crescere.

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