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"E' un fatto di vita o di morte"

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Proprio lo stesso Alfredo Romeo aveva suggerito a Lusetti di contattare un certo Paolo Troiano, consigliere di Stato e componente del Segretariato generale della giustizia amministrativa, per vincere il ricorso riguardo l'appalto della gestione delle strade a Roma. Romeo: «Volevo sapere quella cosa di quello li di Troia lì, che cosa ti aveva detto, se ci avevi parlato». Lusetti, dopo aver faticato a capire di chi si parlasse, rispose: «C'ho un incontro operativo alle otto, direttamente con il grande capo (più avanti si capità essere Rutelli, ndr) e parliamo di tutto capito? E c'è anche Troiano» Romeo: «Perchè se chiama il grande capo... mi risolve il problema, perchè quella è una questione di vita o di morte». Ma l'influenza di Romeo negli alti livelli delle istituzioni si percepisce in modo ancor più netto nelle telefonate che lo stesso ha con l'ex deputato Dc Paolo Cirino Pomicino al tempo dei fatti componente della commissione parlamentare Antimafia. La conversazione, appositamente voluta dall'imprenditore per inquinare le prove già raccolte e per depistare le indagini ancora in corso nei suoi confronti, era mirata a minimizzare l'entità degli appalti su Napoli e a sottolineare la sua estraneità al mondo politico descrivendosi come una persona che faceva dell'onestà, della legalità e della professionalità i principi cardine della sua vita. Pomicino: «Fammi capire... e a Napoli, invece?» Romeo: «Guarda io a Napoli gestisco solamente il patrimonio immobiliare del comune di Napoli da 17 anni». E dopo una risata dell'interlocutore, continua: «Non ho altri incarichi. Non è che, che a Napoli eh ... non ho nessun incarico con la Regione, con la Provincia» Pomicino: «In maniera, si ma infatti, la verità poi qual è?» Romeo: «Io gestisco tutte le sedi della Corte di Conti, del Consiglio di Stato, ovvero della Cassazione. Gestisco tutte le sedi della Corte Costituzionale. Gestisco la sede, tutte le sedi della Presidenza della Repubblica e della Presidenza del Consiglio». E, dopo essersi scambiati alcune battute sulle raccomandazioni, tornano a parlare di Napoli. Romeo: «Poi è chiaro che a Napoli siamo al centro di, di,di,di,di un'attenzione micidiale» Pomicino: «Ma a Napoli è un casino...» Romeo: «Infatti io tengo, le attività nostre a Napoli sono tutte che ... io tengo il freno a mano tirato, cioè da novanta ... dagli anni novanta io non ho mai fatto niente, nessuna attività. Diciamo di altro genere, non ho mai chiesto incarichi, non ho mai preso nessun altro incarico». La conversazione in questione dimostra il duplice obiettivo dell'imprenditore: «mettere a posto le carte», nel senso di fuoriuscire da tutti gli appalti per i quali sa di essere indagato e quello di ripiegare a proprio favore le intercettazioni che egli sa essere in corso nei suoi confronti.

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