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La compagna Dandini non paga l'affitto

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Infatti l'arretrato non versato ammonterebbe a circa un milione e mezzo di euro a cui dovrebbero aggiungersi circa 200mila euro per spese condominiali. Si tratta di quattro anni di morosità che proprio in questi giorni si stava cercando di sanare e che l'inchiesta su Lombardi Stronati rischia di mettere a repentaglio. Spiega Umberto Croppi, assessore comunale alla Cultura, in pratica il mediatore: «Peccato, eravamo arrivati ad una soluzione per sanare i rapporti tra proprietà e gestione dell'Ambra Jovinelli non solo per salvare questa stagione ma anche per andare avanti in futuro. Ora ci rimettono tutti, a meno che il giudice non decida di consentire la riapertura dello stabile e continuare la programmazione». «Come Comune di Roma - dice Croppi - ci eravamo impegnati a sostenere una mediazione tra le due parti, sollecitando l'intervento della Regione Lazio che si stava fortemente impegnando per una soluzione, anzi aveva individuato i meccanismi per arrivare a finanziamenti utili non solo per salvare questa stagione, ma anche per continuare in futuro a mandare avanti l'attività dello storico teatro. Ci saremmo incontrati a breve per definire le modalità». Per l'assessore si tratta di «una morosità considerevole. Tre anni e mezzo di mancato affitto da parte dei gestori al proprietario, per un debito che ammontava oramai a un milione e settecento mila euro, cifra che comprende anche le spese di condominio». E non basta perché la giunta Veltroni aveva pure deciso uno stanziamento straordinario di 250mila euro proprio per il pagamento del fitto, ma al proprietario non era giunto ancora nulla. Tuttavia Giuseppe Morabito, avvocato dell'immobiliarista romano, è più ottimista: «Non conosco ancora i risvolti penali ma mi pare che non si debba temere proprio nulla per la programmazione teatrale. D'altro canto non siamo mai stati contro la direzione artistica, anzi la proprietà è stata molto vicina all'attuale gestione». Sul contenzioso, Morabito glissa. Anche quando sente parlare di un milione e mezzo: «Non conosco i particolari. Ma adesso si apre una fase nuova e dobbiamo pensare a lavorare con il Comune ma anche con la Provincia e con la Regione per giungere a una soluzione». Soluzione che ora appare complicata.

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