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Berlusconi: «Ora gli aiuti di Stato sono indispensabili»

Silvio Berlusconi

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Dopo quella decisa dalla banca di piazza Cordusio «riteniamo che non appaia oggi la necessità di ulteriori operazioni di questo tipo». Quindi sottolinea: «Per quanto riguarda l'Italia credo che noi siamo in una posizione francamente ottimale e molto migliore rispetto agli altri Paesi». Il Capo del governo quindi rivela che tra le decisioni prese nella riunione dell'eurogruppo c'è anche quella di sospendere il «mark to market». «Si sospende - ha spiegato il premier italiano - la regola secondo cui le aziende dovevano abbattere il valore patrimoniale in bilancio e possono rimanere sui valori precedentemente dichiarati». La regola letteralmente va tradotta come «valutare secondo il mercato». Le attività finanziarie infatti possono essere valutate secondo il costo storico (o di acquisizione), secondo una procedura detta di «costo corrente», che sarebbe il costo storico riportato ad oggi mediante un indice dei prezzi, o secondo il prezzo di mercato. Berlusconi afferma quindi che a suo avviso i provvedimenti adottati dal vertice di Parigi per contrastare la crisi dei mercati sono «assolutamente positivi» e «immagino che i mercati possono prenderne atto» e che questi provvedimenti «possono ridare fiducia agli investitori». Il premier conferma che oggi si terrà il Consiglio dei ministri. E spiega che il contenuto dell'accordo di ieri «sarà al centro del Consiglio dei Ministri straordinario che terremo domani (oggi, ndr) alle 15 a Roma». E evidenzia anche che «contemporaneamente si terranno dei consiglio dei ministri in Francia, in Inghilterra, in Germania, in Austria e in altri paesi ancora». Piccola curiosità: il presidente del consiglio non sarà presente alla riunione perché da Parigi ieri è volato alla volta di Washington. Dunque, il Consiglio, non essendoci un vice, sarà presieduto dal ministro anziano che è Altero Matteoli (68 anni). Per Berlusconi, una delle novità più importanti dell'accordo raggiunto al vertice di Parigi dell'Eurogruppo, è che ora gli aiuti di Stato non solo non solo più vietati, ma sono «indispensabili». «I quindici Paesi - sono ancora le parole del capo del governo - hanno trovato l'accordo per contrastare questa crisi che non è solo europea, ma globale. Hanno deciso di agire cciascuno nel proprio Paese in un modo tuttavia coordinato con gli altri». «La novità più importante, che qualcuno ha definito storica, è che mentre fino a ieri gli aiuti di Stato all'economia, in questo caso alle banche, erano vietati, da oggi - dichiara ancora Berlusconi - gli aiuti di Stato sono ritenuti indispensabili affinché la crisi della finanza non diventi una crisi di tutta l'economia e per far sì che nessuna banca possa andare verso un fallimento e nessun risparmiatore possa spendere dei soldi». Infine sulle conclusioni del summit, il Cavaliere è chiaro: «Sono particolarmente soddisfatto del fatto che il peso della nostra esperienza e della nostra saggezza è diventato determinante e ciò che noi abbiamo per primi individuato come cosa da farsi, è stato apprezzato anche da tutti gli altri». In particolare, il premier si riferisce alla normativa sulla immissione di liquidità verso le banche. «Le norme stabilite oggi (ieri, ndr) - aggiunge Berlusconi - hanno trovato l'unanimità. Mercoledì a Bruxelles c'è il Consiglio Ue, cercheremo di fare in modo che anche gli altri 12 Paesi che compongono con noi l'intera Unione possano convenire sulle stese norme per ora approvate dai 15 Paesi dell'Eurozona».

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