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Quello peggiore, al momento, è stimabile in due anni di ...

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L'America è ancora la locomotiva globale. Si è visto nella crisi quanto gli eventi nel suo mercato contagino tutti gli altri. Difficilmente potrà "tirare" i vagoni come ha fatto nei decenni scorsi. Un mercato globale senza traino americano forte presenta due rischi di futura instabilità: implosione dei Paesi emergenti e rischio di stagnazione endemica in Europa. Per ridurre sia il primo sia il secondo, e per accorciare la recessione contingente, l'Europa dovrà trasformarsi da vagone in locomotiva economica. Per riuscirci, cioè per far crescere di più il mercato interno sia per assorbire più importazioni dal globo, l'unico modo è quello di abbattere le tasse e così ottenere che più capitale pompi consumi ed investimenti. Ma tale soluzione sarà limitata dalla necessità di riequilibrare i bilanci pubblici e dai dissensi contro le riforme di efficienza. Per l'Italia legata dal suo megadebito il problema sarà enorme. In sintesi, una prima conseguenza della crisi potrebbe essere quella di una pressione sull'Europa sia per riformare il proprio modello economico e monetario sia per prendere nuove responsabilità globali. Era iniziata come crisi finanziaria, si è sviluppata come indebolimento dell'America e finirà come sfida storica all'Europa. L'Italia dovrà certamente cambiare più degli altri. Prepariamoci. Carlo Pelanda www.carlopelanda.com

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