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Le Borse falliscono il rimbalzo. Persi 100 miliardi

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Wall Street nuovo crollo e finale in picchiata: -7,2%

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La botta a Wall Street, invece, è giunta nel finale. Negli ultimi 90 minuti di contrattazione l'indice Dow Jones è caduto senza rete fino a chiudedere con un pesante -7,2%. Il DJ è sceso sotto la soglia psicologica dei 9 mila punti, perdendo circa 660 punti a 8.586. Eppure Wall Street aveva aperto in rialzo, con il Dow Jones a +0,91% e il Nasdaq a +1,48%. A Milano il Mibtel ha perso l'1,63%, a Parigi il Cac40 l'1,55%, a Francoforte il Dax il 2,53%, a Londra il Ftse100 l'1,21%. Pesante anche Madrid, dove l'Ibex35 ha lasciato sul terreno il 3,83%, scendendo sotto la soglia psicologica dei 10.000 punti. Un peccato, perché sulla scorta dei risultati delle piazze finanziarie asiatiche, le borse dell'Ue avevano mostrato segni di tonicità. La riduzione concertata a livello mondiale del costo del denaro, di mercoledì scorso, era stata ben digerita in Oriente. Poi è tornato il pessimismo complice l'avvio negativo di Wall Street. A contribuire alla débacle europea è stato anche il comparto delle utilities (energia, gas ed elettricità). Un settore difensivo per eccellenza e che ieri ha scontato il timore, alimentati da rumors nelle sale, che Bruxelles possa bloccare i rincari delle tariffe energetiche in scia anche al raffreddamento del greggio, scambiato a New York intorno agli 87 dollari al barile. Timori alimentati inoltre dalle dichiarazioni del ministro dell'Energia belga che ha aperto la porta a possibili revisioni al ribasso delle tariffe di luce e gas nel proprio paese. A Piazza Affari hanno avuto un pesante ribasso titoli come Enel (-8,3%), A2A (-3,7%), Snam (-4,4%) e Terna (-6%). Al deciso rimbalzo di UniCredit (+9,2% a 2,67 euro) hanno fatto da contraltare le perdite di Bpm (-8,85% a 4 euro). Fil.Cal.

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