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Tremonti: "Rischi contenuti, il sistema bancario tiene"

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Come il premier ha assicurato i risparmiatori che la speculazione sulle banche non porterà via nemmeno un euro dalle loro tasche, così ieri il ministro dell'Economia nell'Aula di Montecitorio ha insistito sulla solidità del sistema Italia capace di resistere alle turbolenze internazionali. Un messaggio che arriva quasi in contemporanea allo scenario drammatico tracciato dal Fondo Monetario Internazionale che parla di rischi di recessione per l'economia globale. «Le conseguenze della crisi sul sistema bancario e assicurativo italiano rimangono contenute» assicura Tremonti e sottolinea che «la situazione di liquidità delle banche italiane è adeguata». Il ministro spiega all'aula di Montecitorio che in raccordo con la Banca d'Italia «si è impegnato ad adottare le misure necessarie per garantire la stabilità del sistema bancario e per difendere i risparmiatori, secondo le indicazioni del presidente del Consiglio». L'attenzione resta dunque alta e la situazione - ricorda Tremonti - sarà affrontata a livello europeo sia al G4, sabato a Parigi, poi durante l'Ecofin e infine a Washington nel G8. Quanto alla situazione italiana «resta caratterizzata da un elevato grado di incertezza», nonostante la crescita del il Pil sia stata ridotta per il 2008 dallo 0,5% prima previsto all'attuale 0,1% indicato dalla nota di aggiornamento del Dpef. resta confermato il pareggio di bilancio nel 2011. L'obiettivo di lungo termine del Governo resta comunque «la riduzione della pressione fiscale». Il titolare del Tesoro evidenzia come dall'insediamento dell'Esecutivo sia passata solo una manciata di mesi e come dunque se le tasse ancora non sono state abbassate è solo perchè si è preferito prima «mettere in sicurezza» i conti dello Stato. Poi si procederà, afferma, alla riduzione delle tasse. Si tratterà di una riduzione «stabile e significativa della pressione fiscale». Questo è «obiettivo fondamentale del Governo, obiettivo che non è stato ancora possibile realizzare in questi primi cinque mesi di governo in ragione della priorità attribuita, oltre che agli impegni assunti dall'Italia in sede comunitaria, anche alla esigenza di messa in sicurezza del bilancio dello Stato». Ma «il risanamento finanziario che ne deriverà, insieme con la riforma fiscale federale e con il miglioramento del ciclo economico, consentiranno di liberare le risorse necessarie per realizzare, entro la legislatura, una significativa riduzione dell'incidenza fiscale». Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ribadisce in aula alla Camera che il sistema italiano 'tienè e lo fa in un breve accenno al termine del suo intervento sulla manovra. L'opposizione protesta e definisce l'intervento una «lettura burocratica di un bollettino», come dice Pierluigi Bersani, che di fatto svuota il Parlamento del suo ruolo. «Una comunicazione burocratica - incalza il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini - un'occasione persa per il governo».

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