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Sacconi: un salasso i distacchi sindacali

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«Mediamente - ha proseguito Sacconi - oggi in Alitalia stanno fuori dall'attività per funzioni sindacali 30 piloti, 50 assistenti di volo e 100 di personale di terra. Sono - ha ricordato - l'espressione di un sistema vizioso e viziato che parte dalla testa, da un management che ha spesso coperto le proprie inefficienze e concedendo quello che altrove non veniva concesso. Tutto ciò non centra nulla con il pilota». Sacconi ha di nuovo precisato di aver chiesto ai piloti «non un taglio di salario ma un'ipotesi di riduzione del 6-7% a questo livello di ore di volo. Ciò significa che con un modesto innalzamento delle ore di volo si mantiene lo stesso livello retributivo». La presenza dei tre piloti Alitalia arrivati a Cortina per incontrare il ministro del Welfare ha portato quest'ultimo a sottolineare che «si sta spezzando in qualche modo il muro di omertà e oggi ci hanno dato l'idea di una categoria che ha voglia di lavorare, che ha voglia di riprenderne il proprio lavoro nell'ambito di una società che sappia stare sul mercato senza l'aiuto dello Stato». «È necessario tornare al tavolo non per trattare, ma per firmare i documenti e consentire alla società Cai di dare vita ad una nuova Alitalia» ha aggiunto Sacconi. Il ministro dopo aver ascoltato le ragioni dei tre piloti Alitalia arrivati a Cortina da Roma ha spiegato alla platea dei forzisti riuniti al PalaLexus che «nelle polemiche di questi giorni non bisogna confondere le condizioni del singolo pilota da quelle di associazioni professionali che hanno acquisito posizioni di privilegio in un sistema di relazioni industriali che era molto viziato in Alitalia». Incalza sullo stesso tema anche il ministro della Funzione pubblic Renato Brunetta. «Conto di dimezzare nel corso di tre anni i distacchi sindacali nel pubblico impiego, e lo faccio. Con o senza l'accordo dei sindacati stessi». «L'abuso di distacchi sindacali - ha aggiunto - è elemento insopportabile di costo e di caduta di competitività. Quindi occorre una giusta quota. Ho una delega che mi è stata data dal decreto 112». Per Brunetta, in ogni caso, «il distacco sindacale è fondamentale per la democrazia industriale. Ma altra cosa è l'abuso». «Il costo del lavoro di un pilota - ha citato come esempio - è di 400 mila euro l'anno. Se ne distacchi 30 quanto costa?». Brunetta ha annunciato inoltre che interverrà anche sulla legge 104 che consente un permesso di tre giorni al mese ai familiari delle persone disabili. Per il ministro «l'inganno» è che questa norma è stata adoperata spesso da parenti «con grado di parentela molto, molto lontano».

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