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«Il governo ascolti anche gli enti locali»

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Insieme, per affrontare e confrontare le strategie da mettere in campo in quella che lo stesso Alemanno definisce come «la più grande crisi industriale per la Capitale da molti anni a questa parte». Così, nel giorno più nero per la compagnia di bandiera, Comune di Roma, Regione e Provincia, al di là delle divergenze politiche, concordano su un punto fondamentale, porsi come interlocutori verso il governo per arginare quella che si prospetta come una crisi occupazionale e di indotto economico che avrà ripercussioni gravissime per la Capitale e per l'intera Regione. «La radice vera del problema - sostiene Alemanno nel suo intervento in Aula - non è solo la realtà di Alitalia ma quella di Fiumicino. Ci vuole ora una risposta istituzionale e noi siamo chiamati a fare un atto di responsabilità profonda sulle realtà territoriali. Al di là delle polemiche politiche deve venire dalle istituzioni un segnale di responsabilità verso il territorio. Per tutto il periodo delle trattative ci sono state polemiche politiche, come se la costituzione della cordata si riducesse a un ritorno a Malpensa e a un ridimensionamento di Fiumicino - ricorda il sindaco - Ora dobbiamo rappresentare non solo la volontà di un accordo ma anche quella di mantenere un radicamento della compagnia di bandiera nel territorio romano». L'appello del sindaco a una volontà comune e a una forte solidarietà da concretizzare in un tavolo interistituzionale che coinvolga Comune di Roma, Provincia, Regione, Comune di Fiumicino è stato poi accolto non solo da Regione e Provincia, ma dall'intero Consiglio comunale che, dopo quattro ore di dibattito ha approvato all'unanimità una mozione proposta dal capogruppo Pdl, Dario Rossin. Una unità di intenti che abbia come obiettivo l'interesse generale era stata del resto già ribadita anche dal presidente Marrazzo. «Dire che siamo per Roma Fiumicino vuol dire che siamo per l'Italia, oggi noi rappresentiamo un pezzo di Paese, perché Alitalia vuol dire Fiumicino - ha sostenuto Marrazzo in Aula Giulio Cesare - questo consiglio, dopo quello regionale, assume un valore molto importante, nei mesi precedenti sembrava che Roma fosse una sorta di testimone che assisteva a qualcosa che interessava altri, invece le cose stanno in modo diverso. Accolgo l'invito di Alemanno perché arriva un momento in cui l'emergenza ci stringe ad unirci e ad esprimerci». Per Zingaretti, «si può parlare purtroppo di un disastro annunciato ma è da irresponsabili scaricare le colpe. L'errore del Governo - bacchetta Zingaretti - è stato quello di non ascoltarci, ora spero che il nostro invito venga accolto». La tensione in aula è alta ma non abbastanza da compromettere il senso di responsabilità istituzionale. La mozione che impegna sindaco e giunta ad assumere «ogni iniziativa unitaria e urgente nei confronti del governo, del commissario Fantozzi al fine di garantire la continuità operativa, delle forze sociali e di quelle economiche per garantire il migliore esito della trattativa, con particolare attenzione a garantire i livelli occupazionali e salariali nel quadro della contrattazione nazionale del trasporto aereo, costituendo un Comitato interistituzionale» non solo è stata approvata all'unanimità ma è stata subito eseguita dal sindaco Alemanno che dal Campidoglio si è recato a tarda notte a Palazzo Chigi, dove ha parlato con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, al quale ha consegnato al lettera firmata anche da Marrazzo e Zingaretti per un incontro urgente con il governo.

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