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Il «conflitto di interessi» di Colaninno Jr

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Come del resto ha fatto, fra gli altri, Eugenio Scalfari che su Repubblica ha parlato di «imbroglio politico», criticando «i capitani coraggiosi», pur senza menzionare Colaninno padre. Così, dopo aver fatto del conflitto di interessi un cavallo di battaglia del proprio programma, il Pd se lo ritrova in casa. La legge non prevede ancora che si applichi al governo ombra, eppure c'è già chi fa notare che il giovane ministro ha quote nella holding di famiglia che dovrebbe entrare nel vivo della partita Alitalia. Che farà, dunque, Colaninno jr? Lascerà l'incarico «governativo»? Si rimetterà alle ragioni di partito? O prevarrà la fiducia nella newco guidata dal papà?

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