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Mimetica e solo pistola 3000 soldati per le strade

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Marina, Esercito e Aeronautica forniranno il personale che affiancherà la forze dell'ordine nel controllo delle città. Due terzi del personale messo a disposizione della Difesa sono destinati a servizi di vigilanza a siti sensibili e in particolare ai centri per gli immigrati. Le restanti mille unità sono destinate a operazioni di pattugliamento delle strade. La parte da leone la farà Roma con 1060 militari di cui 195,in gran parte del Reggimento Granatieri di Sardegna, impegnati nel pattugliamento. Milano avrà invece 170 soldati e Napoli 150. I militari restanti a disposizione per i pattugliamenti saranno impiegati in altre sei città: 90 a Bari, 80 a Torino, 45 a Padova, 50 a Palermo e 45 a Verona. Gli obiettivi considerati sensibili sono complessivamente 72. Solo a Roma ne sono stati individuati 51, 20 a Milano e solo uno a Napoli. Tra questi ambasciate, sinagoghe e tribunali. Le pattuglie saranno composte da uno o al massimo due militari a piedi che accompagneranno poliziotti e carabinieri. L'impiego sarà stabilito dai prefetti. La verifica dell'attuazione del piano è affidata a un comitato tecnico istituito presso il Viminale composto dal capo della Polizia, dal capo di stato maggiore della Difesa, e dal comandante generale dell'Arma dei carabinieri. «Vogliamo eliminare la paura. Non abbiamo voluto aspettare a dare risposta ad una legittima aspettativa dei cittadini - ha detto Ignazio La Russa - Nessuna persona perbene ha mai avuto paura di un poliziotto, di un carabiniere, o di un militare. Devono avere paura i delinquenti». «I militari - ha precisato ancora La Russa - indosseranno divise diverse a seconda dei loro compiti. Se si tratterà di vigilanza di siti sensibili utilizzeranno la mimetica mentre per il pattugliamento le divise di ordinanza». Effettueranno il pattugliamento «con armi corte e non con i mitra», sempre affiancati da uno o due rappresentanti delle forze di polizia e non potranno compiere arresti se non in flagranza di reato. Per quanto riguarda, infine, le cosiddette «regole di ingaggio» è stato spiegato che queste verranno definite città per città dai prefetti ma, ovviamente, seguiranno le regole già attualmente in vigore in questi casi. Cioè secondo le procedure standard quotidianamente applicate da poliziotti e carabinieri. Per Marco Minniti, ministro dell'interno nel governo ombra del Pd, «l'invio dei militari per le strade è un'operazione che in sostanza tenta di nascondere la dura realtà dei tagli fatti al sistema sicurezza. Più di 3 miliardi sottratti che comporteranno migliaia di poliziotti in meno per strada, meno macchine, meno straordinari». Non si è fatta attendere la risposta del ministro dell'Interno Maroni. «Quando provvedimenti sulla sicurezza vengono presi da un Governo di sinistra vanno bene, se li facciamo noi si grida allo scandalo: è la solita doppia morale». Un esempio di ciò, ha spiegato il ministro, «si è avuto nei giorni scorsi quando per contestare l'estensione a tuttoil territorio nazionale dell'emergenza immigrazione sono insorti anche quei ministri del Governo Prodi che avevano firmato la stessa dichiarazione di emergenza».

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