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È scontro sulla norma anti-precari. Una norma inserita nel ...

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In cambio avrà solo una indennità di entità variabile, compresa tra le 2,5 e le 6 mensilità. Una misura analoga a quella prevista per le imprese con meno di 15 dipendenti. La notizia ha allarmato tutti i sindacati, che hanno accusato il governo di lasciare libere le imprese di effettuare infiniti contratti a termine. Infatti, con la norma approvata a Montecitorio ma modificabile dal Senato, il datore di lavoro rischierebbe, al massimo, di pagare sei mensilità al dipendente come sanzione. «Si aumenta la disparità tra lavoratori e imprese», ha spiegato Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil. È una misura «molto negativa - ha continuato - che lascia aperta ogni possibilità per le aziende sull'uso del contratto a termine, senza che, in caso di irregolarità, queste abbiano alcuna ripercussione futura». L'eco arriva dalle parti della Cisl, con il segretario confederale Giorgio Santini a dare anch'egli giudizio negativo sulla norma. Sotto accusa non solo «il problema dell'indennizzo», ma soprattutto il fatto che «un contratto non corretto venga considerato nullo». Di tutt'altra opinione Confindustria. Il parere è «positivo». «Riguarda solo giudizi in corso, alcuni molto indietro nel tempo - ha spiegato il dg Maurizio Beretta - ma il punto centrale, sul quale siamo assolutamente d'accordo, è che si evita un allungamento esagerato dei tempi e si fissano i calcoli degi indennizzi su base forfettaria». E il governo, con il sottosegretario all'Economia Giuseppe Vegas, fa sapere che la norma non verrà cambiata in Senato. Intanto arriva anche la bocciatura da parte della Cgil sulla possibilità di innalzare l'età pensionabile al di sopra dei 62 anni. La valutazione contenuta nel Libro Verde sul Welfare presentato dal ministro Maurizio Sacconi ha subìto un forte «no». Altrettanto presto, il responsabile del ministero di via Veneto è tornato sul tema, precisando che «solo a valle di questo testo condiviso il governo disegnerà il suo concreto programma di legislatura». Per cui, sottolinea Sacconi facendo esplicito riferimento alla questione, «adesso sono rinviati temi, come l'età di pensione, che nel Libro Verde - dice - sono solo accennati e in forma dubitativa». Una misura che, tuttavia, per il segretario confederale della Cgil, Morena Piccinini, è «iniqua». Diversa la posizione della Cisl, che parla di «polemiche strumentali» su un tema «spinoso» come quello delle pensioni.

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