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Berlusconi-Bossi, torna il sereno

Bossi e Berlusconi

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Il premier da Tokyo ha voluto minizzare e buttarla sullo scherzo. «Umberto Bossi ogni tanto ama divertirsi ma c'è grande unità nel governo». Poi a suggellare queste parole ha ribadito che per l'emergenza rifiuti in Campania si è vicini alla soluzione anche grazie alla Lega che ha dato «il suo assenso» a accogliere parte della mondezza nelle sue regioni. «Entro il 23 luglio non ci sarà più spazzatura nelle strade della Campania. Ho avuto la conferma che il Piemonte, la Lombardia, il Veneto e la Puglia hanno accettato di smaltire i rifiuti di Napoli». Il premier è tornato sulla questione delle intercettazioni ma forte dei sondaggi che lo danno in ascesa nel gradimento popolare mentre diminuisce la fiducia verso la magistratura (solo al 6% tra gli elettori del Pdl), ha ribadito che «è dai tempi di Mani Pulite, dal 1992, che una corrente piccola della magistratura cerca di sovvertire il risultato elettorale». Poi ha spostato l'attenzione verso le prossime iniziative del governo, dai prezzi all'edilizia residenziale. A chi getta fango sul governo manda a dire che invece «sta facendo un ottimo lavoro», è «molto soddisfatto soprattutto dell'innesto dei giovani che stanno operando bene». Quindi l'annuncio delle misure in cantiere. Il piano case «è quasi pronto», quanto all'aumento dei prezzi «il governo farà il possibile, in base agli strumenti che ha a disposizione, per contenerli». Contro i «fenomeni speculativi» non è escluso che venga posto «un calmiere ai prezzi». Ma soprattutto, «se ci saranno fasce della popolazione che devono essere aiutate, le aiuteremo» e si comincerà «devolvendo il gettito della Robin tax a coloro che più hanno bisogno». Poi la conferma che saranno rispettati gli impegni con gli Usa sull'ampliamento della base Dal Molin a Vicenza. Berlusconi conferma quindi la tesi di Tremonti che ritiene che i rincari del petrolio dipendano da giochi finanziari, più che dalla accresciuta domanda dei Paesi emergenti. Su questo tema si concentrerà l'attenzione del G8 di oggi. Lo stato di salute dell'economia mondiale sarà il tema più scottante sul tavolo del G8. L'aumento costante del prezzo del petrolio e l'instabilità dei mercati finanziari finiranno sotto la lente dei Grandi che al termine del summit dovrebbero inviare un messaggio congiunto nella speranza di ridare un po' di fiducia a investitori e consumatori. Stesso obiettivo che ha portato il presidente Usa, George W. Bush, a dire che lui «crede ancora in un dollaro forte». Già al suo arrivo a Tokyo Berlusconi, cn in tasca i dati sulal contrazione dei consumi, aveva messo in guardia sui rischi derivanti dal combinato disposto della corsa del greggio e della contrazione della domanda: il pericolo, in sostanza, di una stagflazione, ovvero di una inflazione unita a recessione. Ma contro la speculazione, ha detto Berlusconi, è necessaria una «cooperazione tra le democrazie». Perchè, ha sottolineato, gli aumenti stanno investendo non solo i costi di produzione ma anche «i generi alimentari di base». Non è mancata una frecciata a Veltroni. Il leader del Pd dice che il governo non durerà cinque anni? «Facciamoglielo dire, non possiamo negargli la speranza».

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