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Mentana: "Regalo di compleanno a Veltroni"

Mentana

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Enrico Mentana sceglie la via dell'ironia per commentare il forfait di Berlusconi a Matrix la cui partecipazione aveva tra l'altro fatto sì che fosse messo in programma un appuntamento la settimana prossima proprio con il segretario del Pd che oggi compie 55 anni. Interpellato da alcuni giornalisti al termine di un colloquio negli studi Mediaset di Largo del Nazareno con Fedele Confalonieri e il direttore News del Biscione Mauro Crippa, Mentana ha spiegato che i primi dubbi sulla reale messa in onda della trasmissione (prevista questa sera alle 21,15 in diretta), sono iniziati a giungere nella serata di ieri. "Qualche incertezza in questo senso era già trapelata ieri, poi il no definitivo è giunto solo all'ora di pranzo dallo staff del presidente del Consiglio", ha fatto rivelato. "Sono cose che capitano - aggiunge in modo disincantato il conduttore di Matrix - come succede quando qualcuno fa inviti a cena e poi all'ultimo minuto viene avvertito che qualcuno non viene. Peccato - prosegue - perchè è un'occasioneperduta. Ma sarebbe stata peggio avere un'occasione onorata a metà senza che si potesse parlare di tutto". Nessuna pressione e nessuna condizione, assicura Mentana, da parte di Berlusconi per partecipare alla trasmissione: "ciascuno avrebbe fatto la propria parte. Io il giornalista con le mie domande, lui l'ospite con le sue risposte. Poi alla fine la scelta di rinunciare - forse ha pensato o è stato consigliato che non gli conveniva più - è una scelta sacrosanta". L'ex direttore del Tg5 - dopo aver atteso prima di commentare quanto accaduto la nota ufficiale di Palazzo Chigi - osserva poi che "come si evince da quella nota io ho invitat oBerlusconi per trattare i temi più scottanti del momento. Sarebbe stato giornalisticamente inconcepibile un incontro con il capo del governo, da mesi assente dalle televisioni, senza che si affrontassero temi che sono sulle prime pagine dei giornali e sulla bocca di tutti. Per questo avevo prospettato ieri, ed è oggi sui giornali, che la mia intervista sarebbe stata a tutto campo, dalle intercettazioni, allo scontro con il Csm, al lodo Alfano... Ma ognuno fa il suo lavoro e,forse, alla fine ha pensato che non gli conveniva più venire. L'importante era comunque salvaguardare le prerogative sia dell'ospite che del giornalista".  

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