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E i Radicali pensano già a come tradire il Pd

Pannella e Bonino

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Èciò che emerge dall'Assemblea dei mille, organizzata a Chianciano Terme da Pannella, per un confronto post-elettorale a 360° gradi. Tre giorni di dibattito a cui hanno partecipato esponenti di maggioranza e opposizione, ma anche chi è rimasto fuori dal Parlamento. È lo stesso leader radicale a tracciare la nuova strada concludendo la manifestazione. Nel suo intervento Pannella spiega che i Radicali italiani daranno subito vita ad un coordinamento presieduto da Mauro Del Bue per aprire un confronto con la Sinistra l'Arcobaleno al fine di costruire un nuovo soggetto politico alternativo al Pd. Il leader ha apprezzato molto le parole di Cesare Salvi (ospite della manifestazione), sottolineando che esse «danno risposta alle domande che i Radicali avevano posto prima della catastrofe elettorale». Pannella ha espresso grande soddisfazione per il fatto che l'ex senatore di Sinistra Democratica abbia rivendicato di essere da anni militante dell'associazione radicale «Nessuno tocchi Caino» e del Partito Radicale Transnazionale: «Cesare ha usato espressioni lodevoli e di rara generosità. Ha voluto ricordarci che sta qui da anni e forse noi l'abbiamo trascurato. Col suo intervento ha sottolineato la lunga storia delle nostre doppie tessere, che è il contrario della doppiezza politica». Pannella si è augurato che Cesare Salvi «possa portare molte altre persone al confronto sul nuovo soggetto politico» rivolgendo poi un appello a Fausto Bertinotti (lo aveva già fatto in questi due giorni) affinché intervenga anche lui in questo dialogo per la costruzione del nuovo soggetto politico della sinistra. Quanto poi ai rapporti con il Pd, il leader radicale ha ribadito quello che era già stato detto da Emma Bonino: «I rapporti col Pd si sono normalizzati e quindi possono divenire solidi. Siamo però due soggetti politici autonomi. Per molti versi, tra i due partiti c'è una linea convergente». E a chi gli chiedeva se Veltroni rischi di «saltare», ha risposto: «La sua leadership per me non è in discussione, semplicemente perché questa non è cosa che mi riguarda». Pannella, richiamandosi a Gandhi, ha quindi espresso alcuni giudizi sulla vita interna del Partito Democratico: «Io non so se nel Pd si discuta. So che discutono al caminetto e questa non è proprio una forma aperta e ariosa di discussione». Secondo Pannella, «al momento, non ci sono regole democratiche nel Pd. Vorrei, per esempio, che almeno alle primarie dei Ds ci fossero due candidati, cosa invece che non è». Un pensiero, poi, a Massimo D'Alema che nella puntata di In mezz'ora ha espresso perplessità sulla possibilità che il Pd possa continuare la sua corsa solitaria. «A D'Alema dico - ha detto Pannella - che se otto mesi fa fosse stata fatta una riflessione simile, ci saremmo risparmiati la sconfitta che è figlia della inadeguatezza del Pd».

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