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Buttiglione: "Abbiamo in mano Roma. Il futuro dipende da noi"

Rocco Buttiglione

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  Rocco Buttiglione, appena rieletto alla Camera con l'Udc, mitiga comunque la sua dichiarazione con un accorto «eserciteremo questo potere con grande attenzione e soprattutto decideremo per il benessere dei romani». La questione aperta è proprio questa: con chi vi schierate al ballottaggio, con Rutelli o con Alemanno? «A favore del secondo giocano molti fattori, a cominciare dal fatto che è una persona che stimiamo molto. Però possiamo dare l'impressione di tornare all'ovile del Pdl? Stesso discorso per Rutelli: lo stimiamo ma possiamo dare l'impressione di andare a sinistra? E non possiamo neppure lasciare liberi di scegliere i nostri elettori perché sarebbe come rinunciare al nostro diritto-dovere di decidere». E dunque? «Dunque è una scelta estremamente difficile. Decideremo entro domenica prossima alle 18». Scusi ma così non autorizzate a pensare "ecco, i soliti democristiani che tirano fino all'ultimo per spuntare qualcosa"? «Chi pensa queste cose tanto non ci voterà mai. Ci prendiamo tutto il tempo che ci serve. Consulteremo i nostri iscritti e poi sceglieremo cosa fare». Dicono che prima delle elezioni ci sia stato un accordo segreto tra Casini e Rutelli per l'eventuale ballottaggio. È vero? «Assolutamente no». Però si sono sentiti. «Colloqui ce ne sono stati tanti ma accordi segreti davvero no». Ma tornare all'ovile, come ha detto lei, sarebbe davvero così brutto? «Per l'amor di Dio, non siamo mica delle pecore. Anzi questa è la reazione che ci spinge a dire "votiamo Rutelli"». Mi scusi ma allora come si esce da questo impasse? «Molto dipenderà da come si porranno i nostri interlocutori nei nostri confronti. Esigiamo rispetto per la nostra autonomia. Ci siamo battuti per un centro indipendente, non abbiamo chiesto favori a nessuno e abbiamo retto». Non siete i soli a dover decidere, c'è anche Mario Baccini che sta con voi in Parlamento ma al Comune è andato per conto proprio. Alla fine rischiate di appoggiare candidati diversi. Non crede che questo i vostri elettori non lo capirebbero? «È stato un errore gravissimo andare divisi. Se riusciamo a recuperare l'unità in questa fase sarebbe importante». Un errore gravissimo per colpa di chi? «Non voglio giudicare. Però c'è stato». La scelta che farete influenzerà in qualche modo il vostro comportamento a livello nazionale? «No, assolutamente. Teniamo distinti e separati i due livelli. Anche se ci dovessimo alleare con Alemanno questo non pregiudicherà la nostra indipendenza. Alla fine questa sarà una buona occasione per far capire che il centro c'è, esiste ed è indipendente».

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