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E Silvio cambia registro meno battute più ufficialità

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Tutta l'attenzione è concentrata sull'ingresso della grande sala dell'Auditorium da dove sta per spuntare Berlusconi. Il clima nel parterre è diverso da quello che finora ha accompagnato il Cavaliere. mancano le tradizionali giovanissime bellezze scollate, lo stato maggiore di Forza Italia e di An sembra aver già smaltito l'euforia della vittoria: pochi commenti alla stampa, toni morbidi verso l'opposizione, nessuna polemica. Un'atmosfera paludata, da grandi occasioni. Rimbalzano parole quali «crisi economica», «difficoltà», «sfida». E quando in sala compare il presidente della Lombardia Roberto Formigoni, con una disinvolta polo violetta abbronzatissimo, pare quasi fuori luogo. «Anche noi abbiamo il nostro George Clooney, mica solo Veltroni» mormora Gasparri al vicino La Russa. Anche i colori delle deputate sono morbidi. Vestiti tra i toni del grigio e del blu, molto formali. Solo la rossa Michela Brambilla osa una gonna sopra il ginocchio e catalizza i flash dei fotografi e le tv. E che il Berlusconi ter sia del tutto diverso da quello che il Cavaliere ci ha abituati, lo si capisce appena comincia a parlare. Scomparse le battute, assenti le brazellette, ma il tono preoccupato di chi sa bene che questa è una sfida difficile. L.D.P.

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