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Funerale di larghe intese

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E quando la bara ha fatto il suo ingresso nella basilica di San Paolo Fuori le Mura, portata in spalla da alcuni focolarini, la commozione dei partecipanti si è sciolta in un lungo applauso. Alla cerimonia, presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, hanno preso parte numerosi cardinali e vescovi, e soprattutto una platea politica rigorosamente bipartisan: nelle prime file Prodi con la moglie Flavia accanto a Bertinotti, poi Rutelli con la moglie Barbara Palombelli, Casini, Pisanu, Gianfranco Fini a streetto contatto di gomito cone Giovanna Melandri. Benedetto XVI, in un messaggio, ha ricordato «il servizio silenzioso e incisivo, in sintonia sempre con il magistero della Chiesa» di Chiara Lubich. Poi il suo cordoglio ai responsabili dei Focolarini e «a quanti hanno collaborato con questa generosa testimone di Cristo, che — ha ricordato Benedetto XVI — si è spesa senza riserve per la diffusione del messaggio evangelico in ogni ambito della società contemporanea, sempre attenta ai "segni dei tempi"». Nell'omelia affidata al cardinal Bertone, il segretario di Stato ha evidenziato che, come Madre Teresa di Calcutta e «altri già santi e beati» Chiara Lubich ha diffuso l'amore di Cristo in un «secolo, il XX, segnato da crimini e tormenti». Poi il ringraziamento «al Signore per la testimonianza che ci lascia questa sorella in Cristo, per le sue intuizioni profetiche che hanno preceduto e preparato i grandi mutamenti della storia e gli eventi straordinari che ha vissuto la Chiesa nel Secolo XX». A testimonianza dell'importanza che Lubich attribuiva al dialogo interreligioso, prima dell'inizio della Messa, numerosi esponenti e rappresentanti di altre chiese e religioni, hanno preso la parola per dare l'ultimo saluto alla fondatrice del movimento che oggi è presente in 182 paesi nel mondo e conta più di due milioni di aderenti. Canti e cori hanno accompagnato l'intera cerimonia, e il gruppo musicale dei Focolarini ha intonato per l'occasione una canzone inedita scritta per lei dal titolo «Vieni, Vergine e sposa».

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