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Colpiscono gli apostoli di pace

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Lui ha preferito il martirio. Non è il primo, non sarà l'ultimo che si troverà in questa situazione. Perché ovunque siano i cristiani sono sempre in mezzo al fuoco. Da sempre i cristiani, amando come Signore uno che ha un regno invisibile, finiscono poco o tanto per essere invisi ai signori che per i regni visibili sono disposti anche a usare la violenza. Non è un caso che spesso la violenza si accanisca sui cristiani. C'è a volte un odio esplicito, una persecuzione mirata. Una violenza che si accanisce sulla loro presenza. E sono tanti i posti così. E poi c'è, per così dire, una violenza che arriva indirettamente, che pur non odiando direttamente il cristianesimo, prende a odiare chi, come i cristiani, non sembra riducibile del tutto al gioco e alla lotta di potere in corso. E allora che sia un vescovo, o, come è capitato più colte lo scorso anno, che sia una suorina, vengono colpiti, rapiti, uccisi. Lo sapeva, mons Rahho, meditando la sua ultima via crucis. Quelle scene che avrà rimeditato nei brevi giorni di prigionia. Lo sapeva, guardando chi lo avrebbe ucciso, e vedendo all'orizzonte un altro Signore più forte di quei signori della morte che veniva a prenderlo. Davide Rondoni

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