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«Prodi ci ha portato nel Quarto mondo»

Silvio Berlusconi

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Silvio Berlusconi attacca. «Questi due anni di governo della sinistra hanno ridotto gli spazi di libertà. C'è oppressione fiscale, una oppressione burocratica, un'oppressione giudiziaria. In Italia chi alza il telefono non è sicuro di non essere intercettato. C'è anche meno libertà economica, che è una delle libertà più importanti», dice durante il Tg4 in collegamento dalla sua villa di Arcore. Il leader del Pdl poi ricorda: «Il governo Prodi ha fallito scontentando tutti e ci lascia una eredità pesantissima: una immagine dell'Italia distrutta all'estero per la vicenda dei rifiuti». Nel caso tornasse a Palazzo Chigi, Berlusconi afferma che sarebbe sua intenzione «continuare a realizzare quel programma che avevamo presentato agli italiani nel 2001 e che si deve continuare a realizzare aggiungendo le misure necessarie per riparare ai danni dei due anni del governo Prodi». Quindi, elenca: «L'immagine dell'Italia è stata distrutta all'estero» per l'emergenza rifiuti in Campania. «Ho appena ricevuto una telefonata di un amico che mi ha detto: "Ma sei lì a lavorare con la mascherina sulla bocca?"». Per Berlusconi, la vicenda dei rifiuti ha trasformato l'Italia in un «Paese da quarto mondo». L'ex premier ha quindi attaccato il governo di centrosinistra per il «senso di insicurezza e di paura» diffuso fra la gente, anche per «l'ingresso generalizzato degli immigrati». C'è stato poi un «aumento delle tasse» che hanno eroso gli stipendi dei lavoratori dipendenti. «Prodi, l'Unione, l'Ulivo, la sinistra: hanno fallito tutti. Hanno fallito e scontentato tutti: imprese, famiglie, giovani e pensionati». «C'è un senso di paura per il futuro - insiste il candidato premier -, anche per l'aumento delle tasse sugli stipendi dei lavoratori dipendenti. Basta vedere come le tasse si siano mangiate le tredicesime e basta che ciascuno guardi la cedolina dello stipendio di gennaio per vedere come si siano alzate le tasse a livello locale. Le città come Bologna, Firenze, Siena e Roma sono in testa alla classifica per gli aumenti che hanno fatto». Emilio Fede, in studio, gli chiede, visto che il suo slogan è «Rialzati Italia», come pensa di far riprendere il Paese: «Penso di far rialzare l'Italia lavorando concretamente - risponde il Cavaliere -, non con l'ideologia come ha fatto la sinistra, ma attaccandomi alla ricetta liberale di sempre». Secondo l'ex premier, bisogna «ridurre le tasse alle famiglie, al lavoro e alle imprese, in modo da aumentare i consumi, la produttività, le entrate e i posti di lavoro. Così si avranno più risorse per fare le opere pubbliche. La sinistra - attacca Berlusconi - ha fatto esattamente il contrario». Si parla di Veltroni, anche se quel nome non uscirà dalla bocca del Cav. «Oggi - dice il leader del centrodestra - c'è qualcuno che propone la nostra ricetta con parole neoliberiste in un programma che altro non è che la fotocopia del nostro», ma che non ha «nessuna credibilità». F. d. O.

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