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Scontro sul "tesoretto" Tps: "Tra un mese i dati"

Padoa Schioppa

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"Nonsono d'accordo. Ci sono delle risorse economiche". Il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, replica così alle ultime affermazioni del ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa a proposito dell'entità del tesoretto (''Non c'è. L'ho detto a dicembre e nel frattempo la situazione è solo peggiorata'') e della eventuale destinazione dell'extragettito a favore del lavoro dipendente. "Ci sono delle risorse economiche: si poteva fare nella scorsa Finanziaria, si poteva fare dopo, si può fare in futuro. Non sono impugnabili limiti di bilancio contro la questione fondamentale di chi con mille euro non arriva a fine mese", ha detto il presidente della Camera a margine della presentazione del film di Daniele Segre sulle morti bianche. Oggi, in realtà, il ministro dell'Economia al termine dell'Ecofin ha fatto una parziale retromarcia: "I giornali li leggete meglio di me. Oggi è il 12 febbraio, fra un mese avremo la relazione unificata, solo in quel momento avremo il quadro aggiornato sulla situazione e le prospettive economiche. Ma fino a quel momento noi al ministero non siamo sufficientemente informati e dubito che altri lo siano più di noi". Padoa-Schioppa ha poi sottolineato che "quello che leggo sui giornali fa parte di un dibattito elettorale su cui preferisco non pronunciarmi". In ogni caso, "all'interno dei vincoli Ue è perfettamente possibile fare manovra di bilanci, redistribuzioni fiscali, in questi casi necessarie, manovre per gli investimenti. Penso sia perfettamente legittimo", ha aggiunto. "Il commissario Almunia non ha detto che all'interno di un percorso di aggiustamento dei conti non si possa fare nient'altro", ha poi sottolineato. Sulla stessa linea di Bertinotti il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, a margine dell'assemblea unitaria dei chimici di Cgil, Cisl e Uil. Sul tesoretto non si discute: ''E' la priorità da cui non si può prescindere'', sottolinea. ''Per il sindacato non cambia nulla. Ed è imbarazzante e singolare che nonostante sia stato sfiduciato il governo presenti comunque le sue divisioni'', conclude. ''Temo che chiunque vinca ci verrà a spiegare che non ci sono risorse per la riduzione delle tasse sui salari. Che cioè troveranno il modo per far sparire il tesoretto''. Ad esprimere la preoccupazione del sindacato è il leader della Uil, Luigi Angeletti. ''Le risorse c'erano già prima e il governo avrebbe dovuto metterle a disposizione allora, facendo una cosa utile per i lavoratori e per se stesso'', aggiunge ribadendo come ''le risorse ci sono ma - prosegue Angeletti - credo che nessuno le voglia usare per aumentare i salari. Mi pare di intravedere divisioni su come utilizzare l'extragettito, da chi vuole ridurre il deficit a chi vuole impiegarlo per tagliare l'Irpef. Tutti utilizzi che non corrispondono a quanto noi chiediamo'', conclude. E dal centrodestra piovono critiche. ''Il tesoretto c'è oppure si è smarrito nella spesa pubblica improduttiva?'' chiede il presidente dei senatori di An Altero Matteoli. '''Dopo aver tartassato gli stipendi dei lavoratori e aver promesso il giorno dopo la finanziaria di restituire il maltolto ora dicano se il maltolto ha ingrossato o meno la spesa pubblica improduttiva e clientelare. Sarebbe, come pensiamo, l'ultimo inganno di un governo disastroso che Veltroni ancora ha la pretesa di difendere".

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