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Ancora ci sperano. Nonostante le parole di Walter Veltroni ...

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Il segretario dovrebbe incontrare tra oggi e domani sia Antonio Di Pietro che Enrico Boselli con i quali cercherà di verificare se esistono le condizioni per condividere un percorso. In verità le speranze dei due sono ridotte ad un lumicino. Difficilmente, infatti, Veltroni farà marcia indietro, senza contare che, nel Pd, sono in molti ad opporsi ad un ingresso di nuove forze che, con tutta probabilità, toglierebbero posti nelle liste. In ogni caso, a favore dei socialisti, si schiera Massimo D'Alema («stanno già dentro il Pd, io stesso sono il vicepresidente dell'Internazionale socialista») e non è escluso che, alla fine, l'accordo possa arrivare. «Non mi pare possibile immaginare che il Pd da solo possa pensare di superare con le sue liste il centrodestra, quindi mi pare che si punti ad una sconfitta certa» commenta il segretario dello Sdi Enrico Boselli. Per questo, domani, lui e Gavino Angius proporranno a Veltroni un accordo sul programma e un conseguente apparentamento che consenta però agli eredi del garofano di presentarsi con il proprio simbolo. Più complicata la posizione di Antonio Di Pietro. Il faccia faccia tra il leader dell'Idv e il segretario del Pd dovrebbe esserci oggi pomeriggio, ma l'ex pm ha già scatenato l'ira dei Radicali che Veltroni ha escluso da qualsiasi trattativa. Marco Pannella ha invitato Di Pietro a non candidarsi «perché ricattabile» e «protetto dalla Casta». Mentre dal Pd Marco Follini si è detto convinto della necessità di evitare un'alleanza con l'Idv. A tutto si unisce un attacco frontale di Achille Occhetto, padre nobile della sinistra italiana e candidato assieme a Di Pietro alle elezioni europee del 2005. «Antonio di Pietro - è la sua accusa - gestisce il suo partito in modo patronale e autoritario». «L'aspetto poco chiaro - spiega l'ex segretario Ds - sta nel modo in cui vengono fatte le liste dall'Idv. C'è un contrasto tra l'immagine del Di Pietro delle mani pulite e il modo disinvolto con cui sul territorio vengono fatte le liste». «In particolare in Calabria - aggiunge Occhetto a proposito del travaso di esponenti calabresi dell'Udeur all'Idv - occorre stare molto attenti, soprattutto, quando si reclutano da forze politiche i responsabili di una situazione morale molto grave. La gestione interna del suo partito ha una impostazione patronale e autoritaria. Pannella fa una denuncia sulla quale rifletterò».

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