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Bruno Contrada non otterrà la grazia. Il Capo dello Stato ...

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A renderlo noto è l'avvocato di Contrada Giuseppe Lipera dopo un colloquio telefonico con Loris D'Ambrosio, consigliere per gli affari di giustizia del Quirinale. «Il presidente della Repubblica - spiega - ha inviato una lettera al ministero della Giustizia per revocare l'avvio dell'iter per l'eventuale concessione della grazia a Bruno Contrada». «D'Ambrosio - continua il penalista - mi ha detto che il Quirinale aveva interpretato come una richiesta ufficiale la mia missiva. Adesso, avendo appreso che era invece una supplica, e con la richiesta di revisione del processo annunciata sarebbero venute meno le condizioni per fare proseguire l'iter per la grazia. E così sarebbe venuto meno anche il motivo dell'incontro che noi avevamo chiesto». «Io non ho mai chiesto la grazia - ribasce Lipera -, ma ho sollecitato il presidente della Repubblica ad avviare un procedimento di sua iniziativa. Francamente non capisco questa "marcia indietro" anche perché, con lettera del 24 dicembre 2007, a firma dello stesso consigliere D'Ambrosio mi si comunicava che in seguito alla mia implorazione-supplica, e quindi non una domanda di grazia, era stato avviato l'iter. La stessa cosa è stata lasciata intendere da comunicati ufficiali del Quirinale, che avevano interpretato bene la mia lettera». «Adesso - conclude il legale - capisco perché Rita Borsellino si è detta tranquilla dopo avere parlato con il Capo dello Stato. Io insito comunque nel volere incontrare il presidente della Repubblica per chiarire la vicenda».

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