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Lazio, è scontro sugli impianti

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Intanto alla Regione Lazio continuano le polemiche. «Il tema dei rifiuti è certamente una questione centrale e quanto sta avvenendo in Campania in queste ore deve valere come monito per le altre regioni, Lazio compreso», sottolinea il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Giuseppe Parroncini. «È necessario dunque - sostiene - mettersi al lavoro e programmare l'immediato futuro sulla base delle decisioni già prese, ovvero: incrementare la raccolta differenziata a favore della quale la Regione Lazio ha stanziato 150 milioni di euro in modo da poter raggiungere l'obiettivo fissato del 50 per cento entro il 31 dicembre 2009. Per fare ciò occorre dotare degli strumenti e delle risorse necessarie il subcommissario regionale; in secondo luogo bisogna procedere alla realizzazione degli impianti di termovalorizzazione in base agli accordi già presi con il Governo i quali prevedono la costituzione sul territorio laziale di quattro impianti e otto linee. Solo in questo modo potremo definitivamente uscire dall'attuale fase di commissariamento». Non è d'accordo l'assessore al Bilancio, Luigi Nieri, che precisa: «La vicenda campana non va strumentalizzata da chi vuole estendere oltre il bisogno il ricorso a termovalorizzatori, i cui rischi per la salute e per l'ambiente non possono non essere presi in considerazione. Il Lazio ha posto le basi per evitare che si verifichino in futuro situazioni emergenziali. Proprio per questo la costruzione di un quarto termovalorizzatore sarebbe un'opera inutile e dannosa. Opera che tra l'altro non è prevista nel Piano Rifiuti approvato dal commissario straordinario Piero Marrazzo». Critica l'opposizione. Secondo il capogruppo dell'Udc Massimiliano Maselli «se la Regione Lazio non si deciderà a costruire il prima possibile un quarto impianto per bruciare i rifiuti, ci troveremo presto nella situazione che sarà il presidente Marrazzo a chiedere aiuto ai governatori delle altre regioni per individuare siti dove poter smaltire i rifiuti». Netto anche il capogruppo di Forza Italia, Alfredo Pallone: «La prospettiva preconizzata dall'assessore Zaratti ci lascia davvero stupiti e assume i toni di un soccorso rosso nei confronti di Prodi, Pecoraro Scanio e Bassolino».

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