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Un centrodestra unito, con un programma «alternativo», per ...

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A via della Scrofa, infatti, stanno mettendo a punto un testo che verrà presentato a Milano, durante la conferenza programmatica di febbraio - il via l'8 per chiudere l'11. Ma i contenuti sono già ben definiti, pronti sul tavolo per essere definitivamente varati. «L'unità della coalizione è un valore che va costruito con pazienza e profondità - recita uno dei punti politicamente importanti - coinvolgendo tutti coloro, e sono la maggioranza, che hanno valori e programmi alternativi al fallimento delle sinistre. Noi siamo pronti a fare la nostra parte». Alla fine delle diciannove pagine, la firma di cinque esponenti di rilievo di Alleanza nazionale: ognuno di loro dedica la propria riflessione a un tema specifico. Sono Maurizio Gasparri per la Sicurezza e Ignazio La Russa per le Riforme, Altero Matteoli per l'Ambiente e Gianni Alemanno per l'Economia e il Lavoro. Infine c'è anche il portavoce di Fini, Andrea Ronchi, per la Cultura e l'Identità italiana. L'obiettivo della conferenza di Milano è lanciare l'Alleanza per l'Italia che «agisce nell'immediato, ma guarda al futuro». E a proposito di futuro, proprio Fini con i suoi uomini e i cinque tavoli tematici, si avvicina sempre di più alla costruzione del «Partito degli italiani». La bozza del documento, che è stato diffuso ai responsabili regionali di Alleanza nazionale, riprende alcune tesi del «sarkosismo». Del resto la «vocazione francese» del partito, negli ultimi tempi, ha assunto sempre più rilievo. E i punti di forza del programma del presidente Sarkozy sono stati progressivamente i punti di riferimento, in positivo, del dibattito in An. Il testo contiene un forte richiamo al «radicamento identitario, il primo passo della costruzione del partito degli italiani», e riscopre la critica originaria della destra sociale alla «globalizzazione non governata, senza una cultura dell'interesse nazionale». Sui temi sociali, invece, a leggere il testo c'è un ritorno al motto «Dio, Patria e Famiglia». Tant'è che proprio il partito di Gianfranco Fini sta pensando di lanciare, a breve, una campagna «in difesa del diritto alla vita e della persona». Una linea, questa, che sembra segnare sempre di più il riavvicinamento alle posizioni che lo Stato Vaticano esprime sui temi etici.

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