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Le carceri italiane crollano. Collassano sotto il peso di ...

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C'è un rubinetto aperto che allaga la casa, e tutti guardano senza intervenire». Non è questione di Nord o Sud: il sovraffollamento è ovunque. A San Vittore, Milano, «con due reparti chiusi per ristrutturazione, la capienza maschile è di 700 unità», racconta Luigi Pagano, responsabile dei penitenziari lombardi: «Invece gli uomini sono 1.187, senza contare le 97 donne e i 77 ricoverati del centro clinico». In Liguria, a Genova, lo scenario è simile: la capienza limite, al carcere di Marassi, è di 450 posti. Ma il Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria, segnala la presenza di «oltre 600 detenuti», con una carenza stimata «di più di 120 agenti». Come in Sicilia, dove da agosto 2007 il tutto esaurito abbonda. È una lunga storia: da sempre le nostre prigioni scoppiano. Già nel 2002 i reclusi erano 56 mila, e a luglio 2006 sfondavano quota 60 mila. Poi però è arrivato l'indulto, e all'improvviso 26 mila persone sono tornate libere. «Il primo impatto - dice Pagano - è stato ottimo. Finalmente abbiamo tirato il fiato. E ragionato con tranquillità sull'impiego delle nostre forze». Peccato che, dall'estate scorsa a oggi, il 23,8 per cento degli indultati sia tornato in cella. E siano cresciute, in parallelo, le percentuali di reati come rapina, truffa e tentato omicidio. La sintesi di un provvedimento fallimentare, denuncia chi non l'ha votato (come An e Lega). Ma anche la principale causa del nuovo sovraffollamento, ormai a un passo dai livelli del 2005. Un'interpretazione contestata da Emilio Di Somma, vicecapo del Dap: «L'indulto c'entra poco con il fenomeno del sovraffollamento. Piuttosto, la percentuale media di recidiva, per gli ex detenuti, è attorno al 70 per cento. E chi esce di prigione viene aiutato poco, pochissimo». A cosa si riferisce, è presto detto. Il primo punto scomodo è quello degli extracomunitari. Negli anni Novanta rappresentavano il 15 per cento della popolazione carceraria italiana. Oggi sono il 37 per cento, pari a 18 mila 454 persone provenienti da 144 paesi.

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