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Nella basilica di Assisi preghiere per le due vittime

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Lo sgomento del Vaticano: «Crudele giustizialismo»

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«Non è cambiato il giudizio sulla pena di morte - ha detto padre Lombardi - che non è lo strumento adeguato a dare soluzione ai problemi dell'Iraq». «Abbiamo espresso - ha ricordato - questa stessa posizione in occasione dell'impiccagione di Saddam». In Iraq per l'Osservatore romano «Un crudele giustizialismo fa ancora una volta del patibolo il suo strumento: dopo quella di Saddam Hussein (impiccato il 30 dicembre), è stata eseguita - a Baghdad la condanna a morte, sempre per impiccagione, dei due coimputati dell'ex rais, Barzan Al Tikriti e Awad Al Bander, rispettivamente ex capo dei servizi segreti ed ex presidente del tribunale rivoluzionario. Dopo l'esecuzione di Saddam - per giunta spettacolarizzata in modi chiaramente lesivi della dignità della persona - scrive il giornale vaticano - era stata da più parti richiamata l'urgenza di dare segnali nella direzione del dialogo e della riconciliazione. Ma, al momento, - commenta - non sembra che un simile cambio di rotta sia avvenuto». Preghiere per Barzan al Tikriti e Awad al Bander ad Assisi. Padre Vincenzo Coli, Custode della Basilica del Sacro Convento di Assisi, nel giorno dell'esecuzione della condanna a morte del fratellastro di Saddam e dell'ex presidente del Tribunale rivoluzionario invoca la misericordia di Dio. Un pensiero speciale va poi al popolo iracheno che tanto ha sofferto prima per la dittatura, poi per la guerra ed oggi per la diffusa violenza che non cenna ad esaurirsi. Ad Assisi, luogo simbolo della pace, si è sempre pregato per il Medio Oriente; sulla tomba di San Francesco si recò in pellegrinaggio anche Tarek Aziz poco prima dello scoppio della guerra, dopo un'udienza in Vaticano, ultimo tentativo per scongiurare il conflitto. «Sarà una preghiera - ha aggiunto il francescano - anche per tutti coloro che nella prospettiva della morte incontrano il Dio della vita». Padre Coli ricorda che: «Da sempre siamo contrari alla pena di morte in quanto educati dal Vangelo a rispettare la vita; per questo, se da un lato le recenti esecuzioni hanno sollevato giuste proteste, dall'altro siamo sempre più abbattuti perchè vediamo che si va affermando una cultura della morte». Mau.Pic.

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