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Pecoraro Scanio: «Il 2007 l'anno del clima Puntiamo sulla lotta agli sprechi energetici»

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«Basta estremismi verbali, non servono a nulla». «Troppe aspettative sul conclave di Caserta, sono vertici utili ma...». Alfonso Pecoraro Scanio, leader dei Verdi, è appena tornato dalle vacanze, apre la porta dell'ufficio al ministero dell'Ambiente e si trova sommerso dalle carte. Passa da una riunione all'altra, a sera si ferma e sbotta: «Questi seminari servono, sono molto utili». Sicuro? È il terzo che fate in otto mesi e non è che gli altri due siano serviti a molto... «Guardi, sono molto utili. Dipendesse da me ne farei uno ogni sei mesi. Giusto verificare i risultati del lavoro fatto e programmare il futuro». Scusi, ma nei due seminari precedenti che cosa si è concluso? «Scherza, i risultati sono evidenti. Nel primo abbiamo completato il programma di governo, nel secondo abbiamo tracciato le linee guida del Dpef e della Finanziaria». E allora quello di Caserta è il quarto, visto che c'è stato anche il vertice di Villa Pamphili a Roma... «Vero, ma quella è stata solo una mattinata di lavoro. E comunque anche quella è stata utile perché poi sulla Manovra in Parlamento tutto è filato liscio». Ministro allora lei si attende da Caserta una vera svolta? «Calma. Penso che questo seminario sia stato sovraccaricato di aspettative. Non è che dopo sarà il migliore mondo possibile. Ma almeno possiamo iniziare a lavorarci». Iniziando da che cosa? «Il mio pacchetto sarà di scelte forti e chiare. Pensiamo alla tutela del territorio, all'energia, alla lotta del traffico e dello smog, alla legalità». Alt, andiamo con ordine. Energia, a che cosa sta pensando? «A un piano per la lotta agli sprechi, spendiamo troppo e spesso male. Pensiamo ai riscaldamenti che dovrebbero essere al massimo a 21 gradi e invece c'è chi li tiene negli uffici a 28...». D'accordo ma cominciamo dagli uffici pubblici... «E da lì dobbiamo cominciare. Possiamo pensare a nominare un responsabile per ufficio che sia addetto al risparmio energetico e alla lotta agli sprechi». E traffico e smog? «Dobbiamo porci l'obiettivo di raddoppiare in due o tre anni il trasporto pubblico e più in generale pensiamo ad aumentare drasticamente il passaggio del trasporto su gomma al trasporto su ferro». Legalità? «Accelerare sulla confisca dei beni delle organizzazioni criminose. Dobbiamo svuotare le casse delle mafie. Ecco che cosa proporrò a Caserta, un pacchetto di riforme vere». Fassino però avverte: o le riforme o si muore. Lei è d'accordo? «Guardi, l'estremismo verbale non serve. E sicuramente non aiuta il governo». E Fassino non vuole aiutare il governo? «Non lo aiuta Fassino, non lo aiuta Rifondazione o i Comunisti Italiani o altri ancora. Tutti quelli che alzano la voce o strillano non aiutano il governo. Il mio è un discorso in generale, lo dico a tutti e come vede anche a noi stessi». Forse è il solo, visto che nella maggioranza sembrano tutti alzare la voce. «E sbagliano perché non c'è alcun bisogno. C'è un programma, l'abbiamo approvato tutti, è tutto scritto lì dentro. Basta chiacchiere, dobbiamo applicarlo adesso. È così che si recupera lo spirito di coalizione». Ma nel merito lei condivide le proposte di Fassino? «Alzare l'età pensionabile non è nel programma e aggiungo che non è di sinistra, aumentare le pensioni minime sì. Nel programma non ci sono proposte iperliberiste, chi le propone finisce solo per strappare l'applauso di Forza Italia. Al Paese abbiamo chiesto riforme ecologiche e sociali e quella è la strada che dobbiamo seguire». Il segretario dei Ds chiede di realizzare quanto chiedono Ocse e Ue... «Non prendiamo in giro, il nostro problema è il deficit. E abbiamo preso la strada per abbatterlo. O vogliamo farlo pagare ai pensionati?» Ma a Caserta il centrosinistra ci arriva in un clima di tutti contro tutti, con continue polemiche personali tra ministri. «Ma no, c'è un estremismo verbale. Ed esiste un pragmatismo delle scelte che finora ha prevalso. E sarà ancora così». Non teme la linea dei Ds che cercano il dialogo co

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