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di DARIO CASELLI UN MERCATO, quello della produzione televisiva, concentrato soprattutto tra Roma e ...

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Sono questi alcuni dei dati contenuti nel nono rapporto sull'industria della produzione televisiva in Italia preparato dalla Fondazione Rosselli. Il primo dato che salta all'attenzione è quello del fatturato delle imprese, che è in costante aumento. Ma se nel 2002 gli affari sono aumentati di circa il 17%, nel 2003 le cose sono andate anche meglio visto che i fatturati sono aumentati del 19,4%. In realtà però nel 2003 il volume complessivo si è ridotto a 892 milioni di euro. Un mercato che è in espansione anche sotto il profilo del numero di imprese nate. Nel triennio 2002-2004 il numero delle nuove industrie è stato superiore a quelle cessate con un andamento positivo che è stato del 13% nel 2002, del 7% nel 2003 e del 4% nel 2004. Però il dato interessante è la distribuzione geografica delle imprese, concentrate per il 66% tra Roma e Milano. E precisamente: il 47,4%, nella capitale e il 18,4%. In termini di fatturato, invece, il 63,7% proviene da Roma mentre il 23,9 da Milano. Al resto d'Italia, quindi, rimangono le briciole. E soprattutto al Sud dove è presente solo il 6 per cento delle imprese televisive, prevalentemente in Campania e Puglia. Altro aspetto su cui riflettere è la tipologia delle imprese. Su 423 società, di cui sono stati analizzati i dati di bilancio, risulta che solo due sono grandi imprese con più di 50 milioni di fatturato. Mentre per la gran parte si tratta di piccole e medie con bilanci che vanno dai 10 milioni di euro ai 50. In Italia sono sei in tutto le aziende più grandi e che da sole raccolgono il 25,8 per cento del fatturato. Tra queste ci sono nomi noti come «Endemol» che produce «Affari Tuoi» oppure «Gruppo Magnolia», la società diretta dall'ex direttore di Canale 5, Giorgio Gori.

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