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Critiche da sinistra e destra

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Pacs, l'apertura del Cav infiamma i cattolici

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Ma il fatto che il Cavaliere garantisca «libertà di coscienza» sulle unioni civili è accolto con freddezza anche da una parte del suo partito. È proprio Berlusconi il bersaglio dei cattolici di entrambi gli schieramenti. Da un lato i teodem della Margherita denunciano «l'agnosticismo morale di un partito come Forza Italia che non perde occasione per organizzare false crociate». Dall'altro i centristi dell'Udc parlano di una «deriva laicista intollerante». Per Luca Volontè, i centristi difendono «la famiglia fondata sul matrimonio», mentre Berlusconi testimonia «quale vendetta si sta profilando nei confronti dei valori delle famiglie naturali, da parte di chi perse il referendum del 2005». In subbuglio anche l'ala cattolica di Forza Italia che, pur con toni pacati, indica un'altra linea rispetto a quella dell'ex premier. Netto il giudizio di Maria Burani Procaccini, presidente della Consulta etico-religiosa: «Berlusconi è un laico e un liberale, la sua visione della libertà di coscienza sui Pacs è ineccepibile: ma, come per la procreazione assistita, posso dire che la stragrande maggioranza di Fi è nettamente contraria ai Pacs e vicina alle posizioni della Chiesa». Anche Maurizio Lupi puntualizza che Forza Italia, «pur lasciando libertà di coscienza, ha una posizione chiara e precisa sulla centralità della famiglia e sulle unioni omosessuali». Inevitabile la reazione dei laici di Cdl e Unione. Contro i teodem si schierano i socialisti dello Sdi e Franco Grillini (Ds), a fianco di Berlusconi i radicali della Cdl. «Sicuramente - osserva Roberto Villetti - la posizione che ha assunto Forza Italia ha un ampio margine di opportunismo politico, ma è molto meglio di quella che è stata assunta dall'Udc». «Se persino Berlusconi - attacca Grillini - vi sembra filo-pacs, perchè state nel centro sinistra?» Entusiasta Benedetto Della Vedova, radicale di Fi: «Le parole di Berlusconi sono un importante esempio di laicità e di ragionevolezza. Da una parte, aprono e liberano da qualunque ipoteca confessionale la discussione all'interno della Cdl e del Paese e, dall'altra, fotografano la realtà complessa di un partito dalle radici culturali molteplici e dall'elettorato molto composito, come Forza Italia indubbiamente è».

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