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Dietrofront del Governo sul taglia-tasse

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Ammontano a oltre un miliardo di euro le risorse necessarie per coprire tutte le modifiche alla Finanziaria sulle quali già c'è un'intesa della maggioranza: mancano dunque all'appello ancora delle risorse considerato che finora si era ragionato su fondi, che arriveranno soprattutto dai giochi, per 750 milioni di euro. Tra le novità di ieri, emerse dai lavori del Senato, oltre all'esclusione dei conviventi dalle agevolazioni fiscali sulle successioni, arriva un allentamento della stretta sugli studi e l'intesa per stabilizzare i precari della pubblica amministrazione. Il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa ieri intanto ha fatto chiarezza sull'emendamento già votato che sancisce un legame tra maggiori entrate dalla lotta all'evasione e calo delle tasse: «Non risponde a verità che le tasse scenderanno dal prossimo anno, ma risponde al vero - ha detto il ministro - che scenderanno via via che ci saranno risultati sicuri contro l'evasione». Padoa-Schioppa ha anche ribadito che nella Finanziaria la ridefinizione del carico fiscale «è uno sforzo sopportabile». Con la Finanziaria, ha detto ancora il ministro, è stato messo in atto «un risanamento che dovevamo fare». Giornata di votazioni in Commissione Bilancio a Palazzo Madama: passa una norma che allenta la stretta sugli studi di settore attraverso i quali commercianti e artigiani pagano le tasse. La contestazione del fisco non sarà più automatica ma scatterà solo se la differenza tra i ricavi indicati dagli studi e quelli dichiarati effettivamente supera il 40% o superata la soglia dei 50 mila euro. Intesa raggiunta, poi, nella maggioranza per un fondo per la stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione. Resta per questo il nodo risorse e il gruppo Verdi-Pdci propone di utilizzare «i cosiddetti fondi dormienti e il plusvalore che deriva dalle entrate delle società partecipate dallo stato, tipo Eni, nella misura del 50%», spiega il capogruppo a Palazzo Madama Manuela Palermi. E a proposito di Eni, è ancora in corso la verifica sulla data del varo del decreto che dovrebbe fissare le regole per la cessione, da parte di Eni, del 20% di Snam Rete gas. Si dovrebbe arrivare ad un «termine più congruo» per il dpcm, rispetto a quello di fine marzo 2007 (come previsto da un emendamento del presidente della Commissione); la data è fondamentale perchè dal lì scattano i 24 mesi per la cessione della quota. Tra gli emendamenti approvati ieri in Commissione, si segnala quello relativo alla possibilità di scrivere a mano il codice fiscale sulle ricette e l'alleggerimento delle sanzioni per commercialisti e Caf in caso di errori formali. Sulla questione ambientale riguardante i Cip6 la maggioranza ha trovato l'accordo per tenere fuori dalle risorse in questione le cosidette «assimilabili»; da ora in poi quei fondi saranno destinati solo alle energie rinnovabili. Restano alcuni grandi temi sui quali c'è un'intesa per un maggiore «supporto»: sicurezza, ricerca, trasporto locale. Ma la questione resta sempre quella delle risorse. In particolare sul trasporto locale «mancano ancora fra i 50 e i 100 milioni di euro», ha evidenziato il ministro per i Trasporti Alessandro Bianchi.

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