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Accusati di vilipendio alla bandiera

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Slogan anti-Nassiriya, identificati in sei

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Questi i reati ravvisati dalla Digos di Roma e contenuti nell'informativa consegnata ieri alla Procura della Repubblica di Roma sugli accertamenti svolti dopo la manifestazione di sabato scorso a Roma, durante la quale un gruppo di appartenenti a centri sociali ha scandito slogan contro i militari morti a Nassiriya e bruciato tre fantocci che rappresentavano militari, italiani, israeliani e americani. Un gruppo di sei appartenenti ai centri sociali, è stato identificato dalla Digos di Roma che ha, senza ombra di dubbio, riconosciuto una giovane ragazza pugliese. R.E., presente in diversi filmati tra i quali anche quelli dei telegiornali analizzati nel corso della settimana dalla Polizia di Stato. Il gruppo di giovani sarebbe lo stesso, secondo quanto accertato, che nel corso di analoghe manifestazioni, sempre nella capitale, lo scorso 18 febbraio e il 30 settembre, fu denunciato per atti simili. La Digos di Roma sta inoltre terminando gli accertamenti su un altro gruppo più numeroso, che sarà denunciato, oltre ai reati addebitati a questo primo gruppetto, di accensione ed esplosione pericolosa, oltre ad aver violato la legge sul travisamento. Questo gruppo infatti è quello che materialmente ha appiccato il fuoco, una volta arrivati a piazza Venezia, ai tre fantocci di pezza. La Digos della capitale sta continuando ad esaminare diversi filmati girati quel pomeriggio. Alcuni di questi filmati nelle prossime ore saranno trasmessi anche alle Digos di Padova e Foggia. Il dirigente della Digos romana Lamberto Giannini ha consegnato l'informativa direttamente al procuratore capo della Repubblica Ferrara che si occupa personalmente delle indagini.

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